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Siccità: Coldiretti Venezia chiede l’appoggio dei sindaci

08/08/2006
Un formale appello ad attivarsi affinché le strutture territorialmente competenti si mobilitassero per verificare la situazione di campo procedendo a delimitare le aree colpite dalla siccità Coldiretti lo aveva rivolto all’Assessore provinciale all’Agricoltura, Giuseppe Scabro nei giorni della grande sete e del caldo torrido di luglio. Analoga comunicazione era stata inviata al Prefetto, all’Ispettorato agrario e all’agenzia territoriale delle Entrate, in modo che dalla Regione e dai Ministeri competenti venissero emanati i provvedimenti agevolativi previsti dalla normativa per la difesa dei redditi agricoli dalle calamità (come la sospensione dei contributi e delle imposte).



Visto che, di fatto, nulla si era ancora mosso e che il maltempo di questi ultimi giorni ha procurato nuove devastazioni a coltivazioni e strutture, mentre le piogge cadute e quelle previste non sono in grado di mitigare i danni alle piantagioni, avendo raggiunto un livello oramai irreversibile, Coldiretti oltre che rinnovare l’appello nei confronti dell’Assessore provinciale, del Prefetto e degli altri organismi regionali competenti, ha chiesto, con una lettera sottoscritta da ciascun presidente di Sezione, ai 44 sindaci della provincia di Venezia di appoggiare le richieste dell’organizzazione agricola, facendo anch’essi presente alle autorità preposte la drammatica necessità di provvedere con urgenza alla delimitazione delle aree calamitate.



Senza l’individuazione di tale aree, non sarà possibile per gli imprenditori agricoli, pur gravemente danneggiati nelle colture e compromessi nel reddito, accedere agli aiuti previsti per la siccità (che non è una calamità per ora assicurabile), all’abbattimento degli oneri sociali e alla riduzione degli oneri fiscali per l’annata in corso.



Un formale appello ad attivarsi affinché le strutture territorialmente competenti si mobilitassero per verificare la situazione di campo procedendo a delimitare le aree colpite dalla siccità Coldiretti lo aveva rivolto all’Assessore provinciale all’Agricoltura, Giuseppe Scabro nei giorni della grande sete e del caldo torrido di luglio. Analoga comunicazione era stata inviata al Prefetto, all’Ispettorato agrario e all’agenzia territoriale delle Entrate, in modo che dalla Regione e dai Ministeri competenti venissero emanati i provvedimenti agevolativi previsti dalla normativa per la difesa dei redditi agricoli dalle calamità (come la sospensione dei contributi e delle imposte).



Visto che, di fatto, nulla si era ancora mosso e che il maltempo di questi ultimi giorni ha procurato nuove devastazioni a coltivazioni e strutture, mentre le piogge cadute e quelle previste non sono in grado di mitigare i danni alle piantagioni, avendo raggiunto un livello oramai irreversibile, Coldiretti oltre che rinnovare l’appello nei confronti dell’Assessore provinciale, del Prefetto e degli altri organismi regionali competenti, ha chiesto, con una lettera sottoscritta da ciascun presidente di Sezione, ai 44 sindaci della provincia di Venezia di appoggiare le richieste dell’organizzazione agricola, facendo anch’essi presente alle autorità preposte la drammatica necessità di provvedere con urgenza alla delimitazione delle aree calamitate.



Senza l’individuazione di tale aree, non sarà possibile per gli imprenditori agricoli, pur gravemente danneggiati nelle colture e compromessi nel reddito, accedere agli aiuti previsti per la siccità (che non è una calamità per ora assicurabile), all’abbattimento degli oneri sociali e alla riduzione degli oneri fiscali per l’annata in corso.



Ufficio Stampa Coldiretti Venezia

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