Sono molti gli avvenimenti di questi giorni che hanno catturato la nostra attenzione. Ma le alterne vicende del nostro pianeta e della nostra vita non ci devono distogliere dalla conoscenza e dalla ammirazione del nostro pianeta e dell’universo infinito che ci circonda. Insomma noi umani, forse, siamo meno importanti di quanto crediamo di essere. Chi siamo noi in confronto dell’immensità dello spazio dove, forse, decine di migliaia di pianeti ruotano attorno a miliardi di miliardi di stelle e dove, forse, altri esseri intelligenti ci stanno scrutando da migliaia di anni? E’ questo tipo di relatività che spesso porta qualcuno di noi a ricercare la verità e soprattutto a chiedersi chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando. E’ in questa ottica che vi proponiamo di osservare con noi in queste sere d’agosto l’apparizione di quelle minuscole particelle chiamate le stelle cadenti di S. Lorenzo, ovvero le meteore, come le chiamano gli astronomi. Sono tanto piccole e luminosissime eppure provengono dai confini del nostro sistema solare. Dunque cosa sono e da dove vengono le stelle cadenti di S. Lorenzo ? Anzi, e lo diciamo con un po’ di amarezza, non dovremmo più chiamarle stelle cadenti di S. Lorenzo, perché da qualche anno le meteore non “cadono” più l’11 agosto, ma spesso posticipano l’avvenimento. Quest’anno infatti le meteore saranno osservabili nella notte dal 12 al 13, e più esattamente il picco di massima visibilità avverrà alle due del 13 notte. Ma ci pensate quanta magia c’è in una pioggia di meteore ? E’ noto che esse non sono altro che i minuscoli frammenti di polvere cosmica lasciati nel 1862 dalla coda della cometa Swift-Tuttle, che passò nei pressi della Terra proprio in quell’anno. Quest’anno gli esperti – e tra essi l’astrofisica Lina Tomasella dell’Osservatorio astronomico di Asiago - dicono che lo sciame sarà più compatto e più visibile del solito, nonostante la luna piena. Vediamo ora di focalizzare nel cielo notturno le modalità e il punto principale, detto radiante, dove potremo vedere le “stelle cadenti” precipitare verso di noi. E’ consigliabile in ogni caso allontanarsi dall’inquinamento luminoso e scegliere un posto buio e possibilmente elevato per vedere lo sciame di meteore di agosto. Il picco di visibilità previsto per quest’anno è di circa 70-80 meteore/ora, con la punta massima dalle ore 2 alle ore 4 del 13 Agosto. Ma le meteore potremo incominciare a vederle dalle ore 22 del 12 e anche per tutta la notte del 13, cioè fino a poco prima dell’alba. A seconda della nostra residenza potremo vedere bene le “stelle cadenti” nelle seguenti zone: Monti Lessini(Vr), Colli Berici(Vi), Colli Euganei(Pd), Altopiano di Asiago(Vi), Cansiglio e Montello in provincia di Treviso o in laguna e nel Delta del Po. Se avremo scelto il posto giusto e se saremo predisposti psicologicamente potremo goderci in santa pace uno degli spettacoli più belli del creato. Naturalmente sarà utile avere con noi una leggera coperta se vogliamo sdraiarci sul prato o uno sdraio per evitare il torcicollo e una piccola torcia per guardare la mappa del cielo e procedere ad individuare la costellazione di Perseo e poi aspettare con tanta pazienza. Se saremo fortunati ed in buona compagnia potremo anche giocare a chi vede più meteore. Se poi la persona che ci accompagna ci ispira dei sentimenti profondi potremo anche esprimere dei desideri. Vedrete che, se avremo fiducia, forse non subito, ma nel corso della nostra vita, alcuni si avvereranno. Per vedere più “stelle cadenti” dovremo alzare gli occhi al cielo e cercare il “radiante”. Infatti le stelle cadenti di uno sciame sembrano provenire da un unico punto del cielo. Questo è solo un effetto di prospettiva, in realtà tutti i corpi dello sciame si muovono parallelamente fra loro, in direzione della superficie terrestre. Prima di tutto dobbiamo individuare la Stella Polare, che vi indica il nord. Essa è la stella più brillante e visibile del cielo, collocata com’è quasi al centro della volta stellata. Voltate le spalle al sud e guardate alla destra della Polare, dunque verso est e troverete la costellazione di Perseo a forma di V. Sopra questa costellazione vedrete quella di Cassiopea, che disegna nel cielo una specie di W. Ecco li, sotto Cassiopea e all’inizio di Perseo, c’è il “radiante”. Non potete sbagliare. Se avrete scelto il posto giunto, dopo qualche minuto necessario per adattare la vista al buio notturno, incomincerete a vedere queste striature luminosissime che fulminee precipiteranno verso il suolo. Almeno questa è l’impressione che ne riceverete. Da dove provengono queste minuscole particelle di materia ? Nel nostro caso la cometa che ha lasciato i microscopici granelli è la Swift-Tuttle, che passa ogni 130 anni circa dalle parti della Terra e che proviene, dicono gli astronomi dalla fascia di Kuiper o dalla nube di Oort, due zone ai confini del nostro sistema solare che sono chiamate anche la “casa” delle comete. Le comete da sempre hanno stupito, meravigliato e sgomentato la gente che le osservava. In passato esse erano considerate anche apportatrici di eventi, che potevano essere tragici o felici, ma sempre di grande interesse. Le comete, quando passano vicino a Sole e dunque vicine alla Terra, a causa del riscaldamento che subiscono da parte dei raggi solari, perdono parte del loro rivestimento esterno che si trasforma in una coda luminosa, che può raggiungere la lunghezza di alcuni milioni di chilometri. Le meteore hanno dimensioni che variano da 1 a 3 millimetri, ma la forza di gravità della Terra le “cattura” e l’attrito con l’atmosfera terrestre le infiamma e le rende visibilissime.
Gianni Genghini