Nasce il Forum europeo su accesso al credito delle PMI
L'indagine sui prestiti bancari condotta nello scorso mese di aprile dalla Banca centrale europea indica che gli standard creditizi delle banche sono ancora troppo rigidi. L'83% delle banche ha mantenuto invariati i propri standard nei confronti delle PMI, e la maggior parte degli istituti di credito si attende che gli standard creditizi rimangano restrittivi per tutto l'anno in corso. Queste condizioni stringenti mettono in pericolo la crescita o addirittura la sopravvivenza delle piccole imprese europee, le cui domande di prestito sono respinte in un caso su cinque nell'UE.
Per affrontare la difficile situazione finanziaria delle PMI, il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per Industria e l'imprenditoria, di concerto con il collega Michel Barnier (Mercato interno e servizi), ha proposto di elevare il SME Finance Forum al rango di tribuna ad alto livello per il dialogo tra le istituzioni finanziarie e le PMI. Il Forum seguirà gli sviluppi del mercato e raccomanderà azioni concrete per migliorare l'accesso delle PMI ai finanziamenti e ai mercati finanziari.
Anche i mercati dei capitali di rischio, già di per sé rarefatti, hanno risentito degli effetti negativi della recessione. Le società di assicurazione e i fondi pensione dovrebbero poter investire in imprese innovative tramite fondi di capitali di rischio sufficientemente grandi da poter beneficiare di economie di scala e di portata. Ciò significa porre in atto un mercato europeo dei capitali di rischio efficiente in grado di effettuare maggiori investimenti nelle imprese innovative ad elevato potenziale di crescita. Il tema è affrontato nei dettagli sul sito della Commissione sull'accesso al credito: http://ec.europa.eu/enterprise/policies/finance/index_it.htm.
All'insegna del principio "think small first" (pensare anzitutto in piccolo), che guida la politica europea per le PMI e l'applicazione dello "Small Business Act", la prima legge sulle PMI a livello europeo, si sta riesaminando l'applicazione di diverse direttive relative ai mercati dei valori mobiliari che impongono obblighi agli emittenti. Si tratta, ad esempio, della direttiva sugli obblighi di trasparenza delle società quotate in borsa o la direttiva sugli abusi di mercato. E in cantiere c'è la molto attesa direttiva sui ritardi dei pagamenti, questione che grava in modo particolare sulle PMI. Il Parlamento europeo sta dibattendo in questi giorni la proposta della Commissione che fissa in 30 giorni il limite massimo per saldare le fatture da parte della pubblica amministrazione.
La Banca europea per gli investimenti dispone di circa 30 miliardi di euro fino al 2011 per aiutare le PMI ad uscire dalla crisi, in particolare quelle che trovano meno investitori sul mercato, come gli start-up. Le banche sono l'anello essenziale della catena per mobilitare questi fondi, che sono stati a tutt'oggi attivati per una somma che si aggira sui 6-7 miliardi. Tutti questi strumenti saranno al centro delle attività di promozione previste nel quadro della seconda settimana europea per le PMI che si terrà in tutta Europa dal 25 maggio al 1° giugno.