Auto elettrica: ricariche compatibili in tutta l'UE
I veicoli elettrici e gli ibridi ricaricabili (plug-in) risultano un'opzione importante sia per la crescita e la competitività, sia per la riduzione delle emissioni di CO2, e quindi la lotta contro l'inquinamento e i cambiamenti climatici. Si tratta di un aspetto essenziale della strategia "Europa 2020" per la promozione di un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse.
Il Parlamento europeo propone di stabilire uno standard europeo entro il 2011 per la ricarica delle auto elettriche, per garantire l'interoperabilità delle infrastrutture. L'esecutivo comunitario, la Commissione, dovrà quindi puntare su standard globali ogni volta che se ne presenti l'occasione. Si dovranno inoltre standardizzare a livello internazionale o almeno europeo, le infrastrutture e le tecnologie di ricarica, sostenere la ricerca e l'innovazione delle batterie, migliorare le reti elettriche grazie all'introduzione di reti intelligenti e coordinare le misure di sostegno per assicurare la competitività del settore.
Le previsioni parlano di un raddoppio del numero di auto circolanti nel mondo (da 800 milioni a 1,6 miliardi di veicoli), entro il 2020, per arrivare poi nel 2050 a 2,5 miliardi di veicoli. Ma la fase decisiva dello sviluppo del settore è adesso, come indica la strategia sull'auto appena approvata dalla Commissione, che vuole migliorare l'efficienza dei motori convenzionali e assicurare ai consumatori europei una mobilità a bassissime emissioni di carbonio. Gli standard comuni per la ricarica delle automobili elettriche ovunque nell'UE è uno dei punti del documento presentato dal Commissario Tajani.
L'obiettivo comune tra UE e Stati membri è l'avvento di un mercato interno dei veicoli elettrici che eviti la presenza sul mercato di sistemi incompatibili. Inoltre è necessario assicurare che lo sviluppo di veicoli elettrici sia ben equilibrato e centrato su una minore congestione del traffico, un minor consumo energetico e la riduzione delle emissioni di CO2, senza però rinunciare allo sviluppo di altri tipi di veicoli, come le biciclette elettriche, i tram e i treni.
I governi nazionali devono infine stimolare, come suggerisce il Parlamento, la sostituzione graduale del parco di veicoli pubblici con mezzi elettrici, mentre l'Unione europea dovrebbe introdurre le infrastrutture non appena gli standard saranno stati definiti. Infine, la risoluzione invita la Commissione a fornire un calcolo globale delle emissioni complessive di CO2 dei veicoli elettrici e sottolinea che la standardizzazione di tali veicoli non deve ostacolare ulteriori innovazioni nel settore dei motori dei veicoli convenzionali.
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