In Lombardia, dove i grandi laghi permangono ben al di sopra delle altezze media stagionali, il recente maltempo ha messo, a dura prova, la rete idraulica di bonifica che, nel complesso, ha retto soddisfacentemente. Il Consorzio di bonifica Navarolo (con sede a Cremona), colpito da un evento meteorologico eccezionale che ha causato qualche allagamento, ha però segnalato come la funzionalità del sistema degli impianti idrovori sia dipesa esclusivamente dalla regolarità del servizio elettrico; in caso di sua sospensione, in assenza di gruppi elettrogeni d’emergenza, si sarebbe creato una lago di circa 500 chilometri quadrati! L’ente consortile ha denunciato come, in 10 anni, le autorità competenti non siano riuscite a reperire i 2 milioni e mezzo di euro, necessari per finanziare una centrale d’emergenza, finalizzata a prevenire danni incalcolabili.

Il Consorzio di bonifica Fossa di Pozzolo (con sede a Mantova), nel cui comprensorio si è registrata una leggera esondazione del fiume Mincio, ha invece segnalato la necessità di eliminare sollecitamente un’ostruzione in alveo, il cui progetto, in fase di redazione da parte dell’A.I.Po (Agenzia Interregionale per il fiume Po) è già finanziato, dalla Regione Lombardia, con 950.000 euro .

Ha sede a Mantova anche il Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po, che ha ribadito, l’urgenza di finanziamenti per un piano pluriennale di manutenzione del territorio per la sistemazione di frane e smottamenti, nonché per l’adeguamento di canali ed argini; ciò per evitare la riduzione di funzionalità della rete idraulica.

L’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni ha sottolineato come, ancora una volta, la violenza degli eventi meteorologici abbia evidenziato la necessità di quel Piano straordinario per la Riduzione del Rischio Idrogeologico, approntato dai consorzi di bonifica con interventi immediatamente cantierabili e che prevede, per la Lombardia, 32 progetti per un importo complessivo di € 378.750.000,00.