Nuove norme UE per distribuzione e riparazione autoveicoli
Le nuove norme introducono un limite di quota di mercato del 30% al di là del quale gli accordi tra produttori e riparatori autorizzati non saranno più coperti dall'esenzione esistente per la categoria. Sarà più facile combattere eventuali abusi a danno dei consumatori, come il rifiuto di consentire l'accesso alle informazioni tecniche ai riparatori indipendenti, e aumenterà la concorrenza tra i riparatori autorizzati e quelli indipendenti. Negli ultimissimi anni la Commissione ha avviato procedimenti nei confronti di DaimlerChrysler, Fiat, Toyota e GM per garantire alle officine indipendenti un accesso adeguato alle informazioni sulle riparazioni.
I produttori di automobili non potranno più subordinare l'applicazione della garanzia al fatto che il cambio dell'olio e altri servizi automobilistici siano effettuati esclusivamente nelle officine autorizzate. Naturalmente, i produttori possono esigere che le riparazioni coperte dalla garanzia – e a carico del produttore – siano realizzate nell'ambito della rete di officine autorizzate. Secondo le stime, i costi per le riparazioni rappresentano il 40% delle spese che i proprietari di autoveicoli devono affrontare e che tali costi sono aumentati negli ultimi anni.
Sulla distribuzione, secondo la Commissione europea i mercati di vendita degli autoveicoli sono fortemente concorrenziali. I margini per i produttori e i rivenditori sono esigui e, per molti anni, le sovraccapacità di produzione e i miglioramenti tecnologici hanno procurato ai consumatori vantaggi come la riduzione dei prezzi reali delle automobili e una scelta più ampia. La crisi finanziaria ha contribuito al calo dei prezzi.
Ma le norme esistenti sono troppo complicate e restrittive e hanno l'effetto indiretto di aumentare i costi di distribuzione che rappresentano in media il 30% del prezzo di una macchina nuova. Bisogna quindi semplificarle trattare la distribuzione come qualsiasi altro mercato, eliminando alcune disposizioni settoriali che si sono rivelate inefficaci quando non controproducenti. Il nuovo regime consentirà ai produttori di automobili una maggiore flessibilità nell'organizzazione di diverse reti in cui coesistano concessionari multimarche con concessionari impegnati a promuovere esclusivamente le marche di un solo produttore.
Le nuove norme entrano in vigore il 1° giugno 2010 per quanto riguarda i mercati della riparazione e della manutenzione e il 1° giugno 2013 per quanto riguarda i mercati della vendita degli autoveicoli e saranno valide fino al 31 maggio 2023.