Un regista di lunga esperienza come Gianni Amelio ed un giovane già molto apprezzato come Emanuele Crialese sono gli unici portabandiera dell’Italia selezionati in concorso alla 63° Mostra del Cinema di Venezia. Entrambe le pellicole sono ambientate all’estero ma con una diversa collocazione temporale: Amelio parla dei giorni nostri mentre Crialese racconta dell’emigrazione italiana in America nel secolo scorso. “La stella che non c’è” di Amelio è un film sull’incontro tra due paesi e due culture, la Cina e l’Italia. Sergio Castellitto veste il ruolo di uno scrupoloso tecnico che, pur di evitare che un macchinario difettoso venduto ai cinesi faccia danni, lo segue fino in Cina per avvisare i nuovi proprietari. E lì troverà l’amore. Castellitto è l’unico italiano nel cast artistico, protagonista è l’esordiente Tai Ling, scelta tra le studentesse di italiano dell’Università di Pechino. Il rapporto tra i due è fondamentale nello sviluppo della storia. Il film di Crialese “Nuovomondo” parla di Sicilia e di America con una storia su una famiglia di contadini siciliani in viaggio verso il “nuovo mondo” agli inizi del 900. In questa storia c’è un mistero racchiuso nel personaggio di Lucy (interpretato dalla francese Charlotte Gainsbourg), una donna incontrata sulla nave in viaggio verso l’America. Enigmatica ed affascinante, benché nulla conoscano di lei, tutti i passeggeri ne sono irrimediabilmente attratti. Come dall’America verso cui lei silenziosamente li traghetta.