Arriva il gran caldo: stato delle risorse idriche italiane
16/06/2010
“L’estate ormai alle porte ripropone il paradosso ambientale italiano: quest’anno, grazie ad un inverno e ad una primavera particolarmente piovosi, non c’è alcun problema di approvvigionamento idrico; anzi, c’è talmente tanta acqua che alcuni invasi hanno dovuto essere scolmati, rilasciando la preziosa risorsa verso il mare. E’ una ricchezza irrimediabilmente persa e che, invece, andrebbe immagazzinata come riserva, con evidenti benefici ambientali. Il Piano Nazionale degli Invasi, fatto di bacini medio-piccoli collinari o di pianura, resta però ancora nel libro dei sogni.” E’ quanto dichiara Massimo Gargano, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), di fronte ai rassicuranti dati sulle risorse idriche del Paese: i bacini del Centro-Sud, a riempimento pluriennale, racchiudono quantità idriche tali da essere un buon viatico anche per la prossima stagione irrigua; i grandi laghi del Nord segnano livelli superiori (Maggiore, Iseo, Garda) o in linea (Como, Idro) con le medie stagionali.
“Ogni anno, in Italia, lasciamo terminare in mare, inutilizzati, 8.000 miliardi di litri d’acqua, che potremmo rimpiangere nei momenti di necessità. E’ una risorsa naturale, cui si deve attribuire anche un valore economico, considerato che condiziona fortemente il reddito agricolo: secondo stime del Consorzio Canale Emiliano Romagnolo, l’apporto irriguo comporta un incremento di valore produttivo nei campi che, a seconda della coltivazione, va dai 500 ai 3.000 euro ad ettaro.”