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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Multa europe a 17 produttori di attrezzature sale da bagno

24/06/2010
Ammonta complessivamente a oltre 622 milioni di euro la multa inflitta dalla Commissione europea a 17 produttori di attrezzature per sale da bagno ammende per avere partecipato a un cartello di fissazione dei prezzi, in sei paesi dell'UE, tra cui l'Italia. Le imprese italiane coinvolte dal provvedimento sono ben 5: chi pagherà di più sarà Zucchetti, quasi 4 milioni di euro, poi Cisal, che dovrà pagare quasi 1 milione e 200 mila euro, Mamoli (poco più di un milione), Teorema (420.000 euro), RAF (circa 250.000 euro).

Il cartello ha funzionato per 12 anni e riguardava prodotti quali lavabi, vasche da bagno, rubinetteria ed accessori da bagno. Essendo stata la prima impresa a fornire informazioni sul cartello, Masco ha beneficiato dell'immunità integrale dal pagamento delle ammende, come vuole il programma di trattamento favorevole nei confronti di chi rivela l'esistenza di tali pratiche. Cinque imprese si sono viste ridurre l'ammenda, a causa della loro probabile incapacità contributiva determinata dalle rispettive condizioni finanziarie. L'elenco delle imprese multate comprende anche Artweger, Dornbracht, Duravit, Duscholux, Grohe, Hansa, Ideal Standard, Kludi, Masco, Roca, Sanitec, e Villeroy & Boch. Circa metà dell'intera ammenda è stata inflitta all'americana Ideal Standard, che pagherà 326 milioni ma ottiene uno sconto del 30%.

" Il cartello ha danneggiato imprese quali, per esempio, i costruttori edili e gli idraulici e, in ultima analisi, un grande numero di famiglie. Ma l'obiettivo della misura non è quello di provocare la rovina delle imprese in difficoltà finanziarie, perciò la Commissione ha ridotto le ammende inflitte a cinque di queste, portando l'importo ad un livello adeguato alla loro situazione. La lotta contro i cartelli della Commissione continuerà, nell'interesse di imprese e consumatori", ha dichiarato Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione europea, responsabile della concorrenza.

Tra il 1992 e il 2004, le imprese hanno concordato il prezzo di vendita di attrezzature ed accessori per sale da bagno in Italia, Germania, Austria, Belgio, Francia e Paesi Bassi. Le operazioni di coordinamento si sono svolte nel corso delle riunioni delle associazioni nazionali di categoria (in Italia queste riunioni sono state ben 65, ad esempio). Risultato: fissazione degli aumenti di prezzo, dei prezzi minimi e degli sconti e nello scambio di informazioni commerciali sensibili.

Si tratta di violazioni molto gravi delle norme UE in materia di concorrenza, vietate dal Trattato. Masco, impresa statunitense le cui principali controllate sono Hansgrohe e Hüppe, ha ottenuto l'immunità integrale nel quadro del programma di trattamento favorevole, in quanto è stata la prima impresa a fornire alla Commissione informazioni sul cartello. La Commissione ha inoltre tenuto conto della collaborazione di Grohe (Germania) e di Ideal Standard (Stati Uniti), riducendo ad entrambe le ammende del 30%. Eccezionalmente, le ammende di tre imprese sono state ridotte del 50% e quelle di altre due imprese del 25%, a causa della loro difficile situazione finanziaria. Dieci imprese hanno invocato l'incapacità contributiva, sulla quale l'analisi della Commissione europea è stata a tutto tondo. La decisione sul cartello in questione verrà pubblicata presto sulle pagine del sito web relativo alla concorrenza della Commissione.

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