Conseguenze sociali crisi economica: indagine Eurobarometro
Le sfavorevoli conseguenze della crisi si stanno sentendo ed oggi molti europei devono lottare per arrivare a fine mese. L'obiettivo dell'Unione per il prossimo decennio, Europa 2020, è quello di sottrarre alla povertà almeno 20 milioni di europei.
I cittadini dell'UE ritengono che la povertà sia aumentata nell'anno che precede l'indagine, a tutti i livelli. In Grecia l'85% degli intervistati ritiene che la povertà sia aumentata nel paese, l'83% dei francesi, l'82% dei bulgari, il 77% dei romeni, ma anche il 75% degli italiani, condividono tale opinione sui rispettivi paesi. Mentre in taluni paesi la gente pensa che le difficoltà aumenteranno, in altri paesi (soprattutto dell'est europeo) la percezione è lievemente diversa e si orienta maggiormente verso l'ottimismo. È anche diminuito il numero di persone che pensano di restare disoccupate qualora dovessero perdere il loro lavoro in Lettonia, in Polonia, nel Regno Unito, in Belgio ed in Finlandia. Ma in generale, la metà delle persone pensa che sia improbabile ritrovare un nuovo posto entro sei mesi in caso di licenziamento.
Un europeo su sei ha affermato di non aver avuto i soldi per pagare le fatture correnti o fare la spesa almeno una volta durante lo scorso anno ed il 20% ha segnalato difficoltà nel continuare a pagare le fatture e le rate del mutuo. Per il 15% la lotta è costante, mentre il 3% si trova in situazione di morosità per quanto riguarda talune fatture e rate del mutuo ed il 2% ha seri problemi finanziari ed è in mora per molti di tali pagamenti.
Circa 3 europei su 10 hanno affermato di avere maggiori difficoltà nel sostenere i costi dell'assistenza sanitaria, ai bambini o di lunga durata per loro o per i loro familiari negli ultimi sei mesi.
Infine, per quanto riguarda le entrate future, il 73% dei cittadini dell'Unione o si aspetta chiaramente prestazioni pensionistiche ridotte o ritiene di dover posticipare la propria pensione o risparmiare di più per la vecchiaia. Il 20% teme seriamente che il proprio reddito durante la vecchiaia sia insufficiente a garantire una vita dignitosa ed il 34% se ne preoccupa. Per l'ultima serie di indagini sono stati intervistati 25 600 cittadini di tutti gli Stati membri dell'UE.