Prevenire piuttosto che curare, la regola vale anche per la salute dell’ambiente e hanno deciso di seguirla con determinazione comune tutti i Paesi dell’Unione Europea con la creazione dei ‘controlli Integrati Ambientali IPPC’ nelle aziende. I settori industriali interessati vanno dalla produzione e trasformazione dei metalli, alla gestione dei rifiuti, attività energetiche ma anche allevamenti, cartiere, industrie alimentari e concerie. I nuovi controlli effettuati dalle Agenzie Ambientali hanno l’obiettivo di promuovere nelle aziende azioni volte alla diminuzione dei rifiuti, al risparmio energetico alla prevenzione degli incidenti e alla gestione delle bonifiche conseguenti alla dismissione dell’attività.

In Veneto le aziende soggette alla nuova normativa sono 840 concentrate nelle province di Verona (30%), Vicenza (21%), seguite da Treviso (15%), Padova (14%), Venezia (10%), Rovigo (7%), Belluno (3%). I controlli sono condotti dall’ARPAV che è partita nel 2009 e ha già rilasciato l’Autorizzazione Ambientale Integrata, in seguito a buon esito dell’istruttoria, a 23 aziende della provincia di Venezia, 22 a Verona, 13 a Vicenza, 13 a Treviso, 10 a Rovigo, 7 a Padova e 5 a Belluno. “La nuova disciplina comunitaria sui controlli – afferma Andrea Drago, direttore generale ARPAV – chiama la comunità veneta alla sfida di coniugare lo sviluppo sostenibile con un mercato diventato globale, ciò consentirà la sopravvivenza delle aziende nel territorio e nel contempo la riduzione dell’inquinamento”. Per fare il punto della situazione e illustrare le attività future, si è svolto nel Dipartimento ARPAV di Treviso il Workshop ‘Progetto Informa IPCC’ organizzato da ARPAV e che ha visto la partecipazione di rappresentanti di oltre settanta aziende del Veneto. Oltre ai primi risultati delle ispezioni in Veneto nel corso dell’incontro è stato presentato il portale http://ippc.arpa.veneto.it dove sono pubblicate tutte le informazioni di interesse per le aziende soggette alla nuova normativa.