Il Ministro Galan alla Assemblea Nazionale Anbi a Roma
Certo non mancano i problemi: «Noi chiediamo da sempre all’agricoltura – ha aggiunto Galan – di assumere un ruolo fondamentale: tutelare l’ambiente e il territorio e avere una parte attiva nella difesa idrogeologica. Il problema è che stiamo assistendo a un abbandono progressivo dei campi. Ogni anno 100mila ettari di superficie agricola vengono abbandonati. A tutti noi appare evidente che difendendo l’agricoltura siamo in grado anche di difendere la bonifica».
Poi le proposte operative. Sul versante del piano irriguo nazionale il ministro ha attivato le procedure per i finanziamenti necessari. In attesa di approvazione da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica c’è di piano di interventi per 420 milioni di euro relativo alle infrastrutture irrigue del nord; per il sud invece la conferenza Stato-Regioni ha dato il via a un finanziamento di 180 milioni di euro.
«Devo però evidenziare un aspetto cruciale – ha concluso Giancarlo Galan – nel caso dei Consorzi del sud è indispensabile intervenire col massimo della decisione per eliminare una serie di inefficienze che incidono sulla realizzazione delle opere . Alcuni dati: dal 2007 a oggi nel nord sono stati spesi il 58% dei fondi concessi, per il sud appena il10%. Sono cifre rivelatrici di un divario netto tra un’Italia e l’altra. Sappiamo che oltre a questa questione, dovremo affrontare le conseguenze della crisi economica che porterà inevitabilmente a risorse limitate. La mia proposta è la seguente: chi non completerà entro 18 mesi le procedure di aggiudicazione vedrà revocato il finanziamento e i fondi saranno riassegnati. E su questo proveremo a essere inflessibili. Certamente daremo ai Consorzi una maggiore attenzione rispetto a quella che vi è stata assegnata fino a oggi. Un impegno, il nostro che deve essere condiviso anche da parte dell’Anbi. E chiediamo un aiuto all’Unione europea, perché noi all’agricoltura chiediamo molto di più di quello che è la sua semplice vocazione. Chiediamo difesa del paesaggio, tutela idrogeologica, un contributo sostanziale al turismo e al buon nome dell’Italia».