Olio: accordo Unaprol – Unapol
L’accordo prevede l’ingresso di Unapol nel capitale sociale di I.O.O.%, qualità italiana di Unaprol mediante l’acquisto di una quota del 30% della società consortile pari a 120 mila Euro; l’ingresso di tre rappresentanti dell’unione che fa capo alle Acli nel consiglio di amministrazione del consorzio costituito da Unaprol. Uno dei tre rappresentanti assumerà la carica di vicepresidente. L’adesione al consorzio comporterà vantaggi per le imprese socie di Unapol che potranno, così, acquisire gli strumenti finanziari della società I.O.O.%.
“La nostra è una scelta di campo molto precisa in seno alla filiera agricola italiana”. Ha riferito il presidente Michele Rizzi ed è quindi incompatibile – ha poi aggiunto - con altre partecipazioni di Unapol ad altri consorzi o organismi di rappresentanza dai quali ha già avviato il distacco”.
Nel concreto Unapol e le sue associate potranno d’ora in poi condividere con Unaprol tutti i programmi al di fuori del Reg. 867/08. Si tratta di programmi legati alla promozione sui mercati nazionali ed esteri, contratti di filiera ed alcuni PSR, i programmi di sviluppo regionali.
“Vogliamo contrastare in maniera decisa e puntuale le campagne contro il made in Italy dell’olio extravergine di oliva e il furto di identità del nostro prodotto nazionale”. Massimo Gargano, presidente di Unaprol e I.O.O.% si dichiara contro chi, “sfruttando l’italianità dei marchi sviluppa in Italia e nel mondo campagne promozionali di olio definito extravergine a 2 Euro al chilo”.
La grande industria in mano alle banche spagnole che, attraverso il gruppo SOS, controlla i marchi Bertolli e Carapelli sta vendendo al gruppo portoghese Sovena il 40% del nostro mercato dell’olio di oliva.
“Per noi - aggiunge Gargano - l’olio extra vergine italiano di alta qualità ha un valore legato ai territori di produzione. Per altri, invece, è come un detersivo da vendere 3 x 2 sugli scaffali della grande distribuzione”.
L’adesione di Unapol al consorzio I.O.O.% di Unaprol, che vede la partecipazione al progetto delle associazioni dei frantoiani AIFO e FOR, rafforza il primo polo dell’alta qualità dell’olio extra vergine di oliva in Italia con numeri interessanti. 670 mila produttori rappresentati, attraverso 97 OP territoriali associate, pari al 57% di rappresentatività del settore con 494 filiere tracciate. 122 di queste sono già transitate, avendone i requisiti, nel consorzio I.O.O.% e - nella fase sperimentale di lancio - il mercato italiano ha già assorbito circa 88mila confezioni certificate e garantite con il marchio di I.O.O.% italiana.
Unaprol e Unapol valuteranno la presentazione congiunta o coordinata, di nuovi progetti in concomitanza dell’apertura di bandi regionali, nazionali e comunitari e cercheranno di condividere posizioni comuni nel dibattito che si sta sviluppando sulla nuova PAC.