Protetti dall'UE i vini europei sul mercato australiano
Nel 2009 le esportazioni di vino dall’UE verso l’Australia hanno rappresentato 68 milioni di euro, mentre quelle dall’Australia verso l’UE sono state pari a 643 milioni di euro. “L’accordo offre garanzie importanti al settore vinicolo dell’UE. L’accordo offre vantaggi a entrambe le parti firmatarie e rappresenta un risultato equilibrato per i produttori di vino europei e australiani.”, ha dichiarato Dacian Cioloş, commissario europeo dell’agricoltura e dello sviluppo rurale. “I produttori vinicoli australiani rinunceranno progressivamente a usare indicatori geografici fondamentali ed espressioni tradizionali utilizzati per i vini dell’UE. Questo risultato è di vitale importanza per i produttori europei”.
L’accordo prevede la protezione immediata di altre indicazioni geografiche dell’UE usate per i vini. Per alcune denominazioni è stato concordato un periodo di transizione. In particolare, a partire dal 1° settembre 2011, vale a dire un anno dopo l’entrata in vigore dell’accordo, i produttori australiani non potranno continuare a utilizzare certe importanti denominazioni tipiche dell’UE quali “Champagne”, “Porto”, “Sherry”, ma anche "Lambrusco" e altre indicazioni geografiche europee, fra cui alcune espressioni tradizionali quali “Amontillado”, “Claret” e “Auslese”. Praticamente tutti i vini DOP italiani sono citati nell'accordo, e quindi vengono tutelati.
Il nuovo accordo protegge il regime di etichettatura dei vini dell’UE elencando le menzioni facoltative che possono essere utilizzate per i vini australiani (per es. indicazioni riguardanti le varietà di viti usate, i premi e le medaglie ottenuti o i concorsi vinti oppure un colore specifico, ecc.) e regolamentando l’indicazione delle varietà di viti sulle etichette dei vini.
Il nuovo accordo definisce le condizioni che i produttori vinicoli australiani devono rispettare per continuare a usare un certo numero di termini per vini di qualità, fra cui “vintage”, “cream” e “tawny” per descrivere i vini australiani esportati in Europa e venduti sul mercato nazionale.
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