Maternità, pensioni: UE rafforza diritti lavoratori autonomi
In Europa il lavoro autonomo rappresenta circa il 16% della popolazione attiva. Di questi circa l'11% contano sull'aiuto di coniugi e conviventi che lavorano a titolo informale nell'ambito di piccole imprese familiari, come un'azienda agricola o uno studio medico locale.
La nuova legislazione UE migliora molto la protezione delle lavoratrici autonome e delle coniugi o conviventi che partecipano alle attività dei lavoratori autonomi, in particolare in caso di maternità, permettendo a chi lo desidera di ottenere un'indennità e un congedo di maternità di almeno 14 settimane. È la prima volta, a livello europeo, che viene concessa un'indennità di maternità alle lavoratrici autonome.
Se le leggi di uno Stato dell'Unione garantiscono una pensione a un lavoratore autonomo, anche coniugi e conviventi usufruiranno degli stessi vantaggi. Questa norma rafforza la rete previdenziale e protegge le donne dal rischio della povertà.
Gli Stati UE hanno due anni di tempo per adeguarsi alla direttiva, termine che potrà essere prolungato di altri due anni, solo in casi di particolari difficoltà, per attuare le disposizioni applicabili ai coniugi.
"La nuova norma europea garantisce in pratica la completa parità tra uomini e donne nella vita professionale, promuovendo l'imprenditorialità femminile e offrendo alle donne che esercitano un'attività autonoma una migliore protezione in materia di sicurezza sociale. Faccio appello a tutti gli Stati affinché avviino prontamente l'attuazione della direttiva, in modo che i nostri cittadini possano apprezzarne i vantaggi nella loro vita quotidiana", ha dichiarato Viviane Reding, commissaria UE sui temi legati alla giustizia, ai diritti fondamentali e alla cittadinanza.
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