La Commissione europea crea la Task Force Rom
Intanto, durante un dibattito sulla situazione dei rom al Parlamento europeo, i deputati del gruppo popolare hanno sottolineato la necessità di un'azione concreta dell'Unione in favore dell'integrazione, mentre i deputati dei gruppi socialista e democratico, liberale, verde e della sinistra unita hanno condannato le decisioni prese dal governo francese, in quanto discriminatorie e in violazione del diritto comunitario.
La legalità delle azioni francesi deve essere valutata, ha annunciato la Commissionaria europea Reding che ha inoltre affermato: "Gli Stati membri hanno la responsabilità per l'ordine e la sicurezza dei loro cittadini, ma ogni decisione deve essere proporzionata". La Reding ha poi spiegato di aver ottenuto dalle autorità francesi il chiarimento che non c'era intenzione di prendere di mira la comunità rom. Tuttavia su alcuni punti saranno richieste ulteriori informazioni alle autorità francesi.
La Task Force Rom, formata da alti funzionari dei servizi competenti della Commissione, analizzerà come gli Stati membri applicano la comunicazione del 7 aprile scorso, che ha chiesto dei programmi concreti per aiutare l'integrazione dei Rom. Si vuole aumentare l'efficacia delle misure e dell'allocazione delle risorse, e i primi risultati concreti di quest'iniziativa arriveranno entro la fine dell'anno. Il Parlamento europeo e i 27 Governi dei Paesi UE saranno tenuti al corrente di questi lavori.
Sarà presto convocata una riunione congiunta dei Ministri della giustizia e degli affari sociali per identificare misure, a livello nazionale ed europeo, a favore dell'integrazione sociale ed economica dei Rom. Anche a livello di funzionari ministeriali sarà intensificato il coordinamento a livello europeo.
Anche il dialogo con i rappresentanti della comunità rom deve essere intensificato, come previsto dalla piattaforma Rom creata dall'UE nei mesi scorsi. Infine, la Commissione continuerà a monitorare le misure adottate nei confronti dei Rom in tutti gli Stati membri sul diritto comunitario sulla libera circolazione, la non discriminazione e la Carta UE dei diritti fondamentali.
Le istituzioni dell'UE hanno messo a disposizione ingenti finanziamenti nell'ambito dei Fondi UE per sostenere le azioni degli Stati membri per l'integrazione dei Rom. Dodici Paesi su 27, tra cui l'Italia, ma anche – tra gli altri – Spagna, Polonia e i nuovi entrati Bulgaria e Romania) hanno programmi del genere, per un bilancio totale di 17,5 miliardi di euro, di cui oltre 13 provenienti dal Fondo sociale europeo. Questa busta ammonta al 27% del totale del loro budget del Fondo. Da maggio 2010 gli Stati UE possono utilizzare anche il Fondo europeo di sviluppo regionale per aiutare i gruppi vulnerabili, come i Rom, nel settore degli alloggi.