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Parlamento europeo: rinviato voto accordo commerciale Corea

09/09/2010
Non è ancora arrivato il via libera del Parlamento europeo all'accordo commerciale tra l'Unione e la Corea del Sud. L'Italia, infatti, si oppone all'entrata in vigore dell'intesa raggiunta circa un anno fa dai negoziatori della Commissione europea e del Paese asiatico. Il Governo italiano infatti ritiene che gli interessi di alcuni settori europei come l'automobile o il tessile escano fortemente pregiudicati dall'intesa. I settori in cui invece l'UE ottiene dei vantaggi non sono tra quelli in cui la produzione italiana è rilevante.

I deputati di Strasburgo hanno approvato una serie di emendamenti alle misure di salvaguardia che accompagnano il nuovo accordo di libero scambio fra l'Unione e la Corea del Sud. Il voto finale avverrà durante la sessione plenaria di ottobre per facilitare un accordo in prima lettura col Consiglio, ovvero con i 27 Paesi Ue, necessario per l'entrata in vigore dell'intesa. Il rinvio del voto, secondo il relatore del dossier al Parlamento, il deputato spagnolo Pablo Zalba Bidegain è necessario per "non chiudere la porta" a un possibile accordo.

Secondo la clausola di salvaguardia, l'Unione potrà imporre delle misure di tutela per l'industria europea nel caso che la riduzione dei dazi doganali porti a un eccessivo aumento delle importazioni dalla Corea del Sud, tali da arrecare un grave pregiudizio ai produttori dell'Unione. L'Unione avrebbe quindi il potere di sospendere la riduzione delle tariffe doganali o aumentarle. Se le importazioni avessero effetti negativi solo su alcuni Stati membri (ad esempio l'Italia, nel caso specifico), potrebbero essere introdotte delle misure di tutela solo per tali paesi.

Nel quadro dell'accordo, qualsiasi Stato membro dell'UE, ma anche la Commissione, il Parlamento europeo e le associazioni che rappresentano almeno il 25% di un settore industriale avrebbero il diritto di proporre la procedura d'investigazione per introdurre eventuali misure di tutela.

Per l'automobile, il Parlamento europeo propone anche l'introduzione di un sistema di monitoraggio specifico per il settore e il suo indotto, considerato uno di quelli più a rischio per l'aumento di concorrenza che seguirà l'entrata in vigore dell'accordo di libero scambio. La bilancia commerciale attuale tra UE e Corea è a netto favore del Paese asiatico, e l'abolizione delle tariffe all'import sarebbe un ulteriore vantaggio per il settore automobilistico coreano a danno dei produttori europei. Le gamme concorrenti sono quelle delle utilitarie e delle vetture di piccola cilindrata.

In seguito all'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, il Parlamento europeo ha aumentato sensibilmente la capacità di intervento sull'applicazione degli accordi commerciali, come ad esempio sulla clausola di salvaguardia. Questa sull'accordo UE - Corea è la prima volta che il PE utilizza queste competenze. Il consenso dei deputati è necessario per l'entrata in vigore dell'accordo.

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