Aumenta la sicurezza delle navi in Europa
Il nuovo sistema UE si avvarrà di uno strumento informatico avanzato, chiamato "THETIS", che sarà gestito dall'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA). THETIS consentirà di tenere traccia di tutte le ispezioni condotte su navi ancorate nei porti dell'UE e di analizzare il rischio per ciascuna nave, per poi stabilire la frequenza e le priorità delle ispezioni a carico delle autorità competenti degli Stati UE.
Nel registro online saranno elencate le società che hanno offerto prestazioni di sicurezza scarse o molto scarse per un periodo di tre mesi o più. Le navi incluse nel registro che sono gestite da società di navigazione con un basso profilo di sicurezza subiranno ispezioni molto frequenti.
Oltre 80.000 navi transitano ogni anno nei porti europei. La normativa attuale dell'UE prevede standard armonizzati per le ispezioni e impone agli Stati membri l'obbligo di controllare il 25% delle navi che fanno scalo nei loro porti. In base a queste regole, le navi che presentano carenze gravi o che vengono poste in stato di fermo possono essere incluse in una black list ed essere bandite dalle acque dell'Unione.
Il sistema attuale, però, opera con una "logica nazionale", nel senso che sono le autorità nazionali a selezionare il 25% di navi da sottoporre ad ispezione in porto. Esiste un coordinamento limitato a livello europeo tra le varie autorità nazionali, per cui l'esito dei controlli condotti nei singoli Stati non è oggetto di un'analisi sistematica a livello paneuropeo, né i dati sono pubblicati per tutta l'UE. Questo non consente livelli omogenei di sicurezza tra porto e porto in Europa.
Siim Kallas, Commissario europeo per i trasporti, ha dichiarato: "La sicurezza rappresenta una priorità assoluta per l'UE. Abbiamo visto gli effetti devastanti di disastri marittimi come l'affondamento del traghetto Estonia, dell'Erika o del Prestige, che hanno provocato terribili perdite umane e gravissimi danni ambientali. Faremo luce sulle prestazioni di sicurezza di società di navigazione, Stati di bandiera e organismi di certificazione. Una maggiore trasparenza in questo settore darà risalto e conferirà un vantaggio competitivo alle società più performanti in termini di sicurezza. Il registro consentirà di segnalare gli operatori meno affidabili che, sottoposti alla duplice pressione di sistemi di ispezione rafforzati e dell'opinione pubblica, avranno tutto l'interesse a mettersi in regola se non vorranno essere banditi dalle acque dell'Unione."