Pac: da Francia e Germania no alla rinazionalizzazione
“Il no alla rinazionalizzazione significherebbe continuare ad avere una politica agricola davvero comune a livello europeo”, commenta Confagricoltura, che rimarca positivamente anche altri aspetti del documento di Parigi e Berlino.
La necessità di avere una Pac orientata al mercato ed al miglioramento della competitività, ad esempio, che sia anche all’insegna della semplificazione dei controlli e con l’obiettivo importante della reciprocità sui prodotti importati che devono rispettare le norme europee.
Sul piano delle proposte, ad avviso di Confagricoltura, appaiono altresì interessanti:
- il miglioramento degli strumenti di mercato per contenere la volatilità dei prezzi e migliorare la posizione degli agricoltori nella catena alimentare;
- l’adozione di strumenti per l’assicurazione dei redditi dei produttori;
- la conferma del sistema dei pagamenti diretti, adattandolo con un’ “enveloppe di flessibilità” e rigettando l’approccio di un pagamento unico per tutti gli agricoltori europei;
- la maggiore autonomia degli Stati membri nella gestione delle misure di sviluppo rurale.
“Quello proposto appare – dice Confagricoltura - un approccio negoziale realistico ma al contempo ambizioso, che consente di aprire il negoziato su una base di partenza avanzata ma fondamentalmente legata alle esigenze delle imprese agricole”.