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"Youth on the Move" rafforza il sostegno ai giovani europei

23/09/2010
La Commissione europea ha appena dato il via a "Youth on the Move" (gioventù in movimento), una nuova iniziativa faro destinata ad aiutare i cinque milioni di giovani europei alla ricerca di lavoro, cui mancano le opportunità per mancanza di qualifiche o di esperienza, ad acquisire le conoscenze, le abilità e le esperienze di cui hanno bisogno per trovare il loro primo posto di lavoro. L'iniziativa, che rientra nella nuova strategia dell'UE "Europa 2020", propone 28 azioni per migliorare istruzione e formazione e incoraggiare un maggior numero di giovani ad avvalersi delle borse UE per studiare o ricevere una formazione in un altro paese.

Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "Vogliamo ridurre il fenomeno della dispersione scolastica e accrescere il numero di giovani nell'ambito dell'istruzione terziaria per consentire loro di sviluppare appieno le loro potenzialità. L'UE ha sempre più bisogno di giovani altamente qualificati, consapevoli e innovativi per poter prosperare in futuro.". Il collega László Andor, responsabile per l'occupazione, gli affari sociali e l'inclusione, ha aggiunto: "La ricerca di un posto di lavoro è al centro delle preoccupazioni di milioni di giovani europei. Youth on the Move darà un nuovo impulso per migliorare il sostegno ai giovani per aiutarli a trovare lavoro, guadagnarsi da vivere e portare avanti i loro progetti".

L'obiettivo europeo è quello di far scendere la percentuale di giovani che abbandonano prematuramente la scuola dal 15% al 10% e di aumentare il numero di giovani dotati di un titolo d'istruzione terziaria o equivalente portandolo dal 31% ad almeno il 40% entro il 2020. Il tasso di occupazione giovanile dovrà arrivare al 75% se si vuole garantire la competitività del sistema e il futuro dei servizi sociali. Entro il 2020 il 35% dei nuovi posti di lavoro richiederà qualifiche di alto livello e il 50% di livello medio. La crisi ha peggiorato i dati: il numero di giovani che cercano lavoro è aumentato da 4 a 5 milioni.

L'UE e gli Stati che la compongono lavoreranno insieme per raggiungere questi obiettivi, favorendo la mobilità dei giovani e stimolando il loro spirito imprenditoriale. La Commissione ha già una lunga tradizione di sostegno alla mobilità tramite le borse previste dai programmi Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig e Marie Curie.

Le azioni che partono ora sono dieci: il sito di "Youth on the Move" (http://europa.eu/youthonthemove) conterrà tutte le opportunità europee per i giovani, di studio o di lavoro all'estero. La rete EURES fornirà aiuto nella ricerca di posti di lavoro e sostegno ai giovani che vogliono lavorare all'estero per la loro impresa. Verrà tenuta una valutazione aggiornata sugli ostacoli alla mobilità dei giovani, e la Banca europea per gli investimenti sta definendo uno strumento di prestito agli studenti per lavorare o formarsi all'estero.

La Commissione europea sta inoltre valutando se è possibile creare un sistema di confronto dei risultati dell'istruzione a livello di scuola superiore, per accedere all'università. La carta "Youth on the Move" offrirà sconti e prestazioni agevolate ai giovani, e un sistema di monitoraggio delle offerte di lavoro in tutta Europa entrerà in vigore entro la fine del 2010. Il Programma Progress introdurrà delle forme di micro finanziamento per i giovani imprenditori, per aiutarli a creare o sviluppare la loro azienda. Infine, un passaporto europeo delle competenze basato su Europass (il CV europeo online) sarà introdotto nel corso dell'anno prossimo per registrare le competenze in modo trasparente e comparabile.

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