Controlli europei più severi sui farmaci
Ci sono medicine perfettamente legali vendute in farmacia che possono provocare effetti collaterali imprevisti, e a volte molto gravi perché i test effettuati in laboratorio non hanno rivelato tutti i rischi, che si manifestano solo su un campione più vasto. A causa di questo fenomeno muoiono all'anno circa 200.000 persone. La 'farmacovigilanza' è essenziale per monitorare i prodotti già sul mercato e identificare i possibili rischi: ci sarà un nuovo organo per la farmacovigilanza, nel quadro dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMEA). Il Parlamento europeo vuole attribuirgli poteri vincolanti.
In base all'accordo, tutti i nuovi farmaci dovranno essere monitorati con cura per i primi cinque anni di commercializzazione, e i dottori e i pazienti dovranno riportare ogni possibile problema. Ci saranno anche regole più dure ma più semplici sul monitoraggio e la segnalazione dei problemi da parte delle compagnie farmaceutiche e una migliore informazione sui foglietti illustrativi.
I nuovi medicinali o prodotti medicinali con una nuova sostanza attiva che devono essere sottoposti a ulteriori controlli saranno in futuro identificati da un simbolo nero con la scritta "Questo prodotto medicinale è soggetto a un ulteriore controllo", insieme a una frase esplicativa.
Verrà creato anche un network europeo, chiamato "Eudravigilance", per mettere in comune i dati e gli avvertimenti sui farmaci. Esso conterrà tutte le informazioni di farmacovigilanza provenienti dalle aziende farmaceutiche e dalle autorità nazionali competenti. Oltre agli Stati dell'UE, l'EMEA e la Commissione europea, il database sarà accessibile alle imprese farmaceutiche, gli operatori sanitari e al pubblico, con la garanzia di protezione dei dati personali.
Dalla Commissione europea arrivano altre novità per il settore farmaceutico, che conta oltre 4.500 imprese e dà lavoro a più di 600.000 persone e producono medicinali per circa 190 miliardi di euro. Il tema nel mirino è quello della responsabilità delle imprese nel settore. Si discutono l'etica e la trasparenza, per definire un denominatore comune in tema di buone pratiche e scambiarsi informazioni; l'accesso ai medicinali in Africa, un aspetto molto delicato per l'industria europea, e infine l'accesso ai medicinali in Europa.
Antonio Tajani, Commissario europeo per l'industria e l'imprenditoria, ha dichiarato: "Attribuisco un'importanza enorme alla responsabilità sociale delle imprese. Nel settore farmaceutico, tale responsabilità è ancora più importante in quanto queste imprese sono intrinsecamente legate all'interesse generale. Non bisogna, tuttavia, dimenticare che si tratta di aziende legate anche a logiche di mercato. Penso sia giunto il momento di avviare una riflessione specifica a livello europeo in questo settore e coniugare gli imperativi commerciali e i bisogni della società."
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