John Podesta spiega sogni ed errori di Obama
Tra l’emergere del fenomeno dei Tea Party, dell’affannosa rincorsa di Obama alla crisi finanziaria mondiale, del tentativo di sfondare il muro della deregulation neoliberale dei governi repubblicani, Podesta, come lui stesso scrive in una recente pubblicazione di Marsilio, individua tra i peccati originali del New Deal americano il “difetto di comunicazione”.
Da questo vulnus mediatico, probabilmente, nascono molti dei problemi di Obama, incapace di riagganciare quell’elettorato affascinato dal sogno di una nuova America proposto solo due anni fa.
John Podesta sarà ospite del ciclo “Incontri al Bo” in programma lunedì 11 ottobre, ore 17.30, nell’Aula Magna Galileo Galileo del Palazzo del Bo. Saranno presenti Giuseppe Zaccaria, Magnifico Rettore dell’Università di Padova, Giorgio Tinazzi, Delegato del Rettore all’organizzazione delle iniziative culturali dell’Ateneo, e Fabrizio Tonello, docente della Facoltà di Scienze Politiche.
John Podesta, nato a Chicago nel 1949, ha lavorato dal 1976 al 1977 come avvocato per l'Honors Program in the Land and Natural Resources Division del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e dal 1978 al 1979 come Special Assistant del direttore della ACTION, l'Agenzia governativa di volontariato. Ha ricoperto la carica di Capo di Gabinetto della Casa Bianca del Presidente degli Stati Uniti d'America Bill Clinton dal 1998 al 2001. Presidente del Center for American Progress, è stato co-presidente della fase di transizione iniziale dell'amministrazione Obama ed è, oggi, uno dei suoi più ascoltati consiglieri. Ha pubblicato in Italia L’America del progresso. Un secolo di sinistra americana da Roosevelt a Obama (Marsilio, 2010).
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
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