C’è una novità nell’analisi di quanto accaduto sul comune di Portogruaro tra il 24 ed il 25 settembre scorsi dove, in poche ore, si sono rovesciati, su 10.200 ettari, 170 millimetri di pioggia, pari al 17% delle precipitazioni annue ed equivalenti a 17.340.000 metri cubi d’acqua; in altri termini: 1,3 volte l’acqua contenuta nel lago di Barcis.

“Le immagini satellitari – è stato comunicato dal Consorzio di bonifica Veneto Orientale (con sede a San Donà di Piave e Portogruaro, in provincia di Venezia), nel corso della seduta straordinaria del Consiglio Comunale – evidenziano come, in analoghe situazioni, si generino “sacche di maltempo” a lungo persistenti su ridotte porzioni di territorio; si potrebbe ipotizzare che le foci dei fiumi, in questo caso il Tagliamento, fungano da àncora per i fenomeni di violenta pioggia, trattenendoli sopra il territorio a dispetto di altre formazioni nuvolose, sospinte oltre dai venti. Per ora è un’impressione, cui però abbiamo già interessato esperti meteorologi.”

Per il resto, il Consorzio di bonifica ha rimarcato le criticità del territorio, accentuate dai cambiamenti climatici, che hanno cambiato le modalità della pioggia, divenuta più violenta e concentrata nel tempo e nello spazio.

Il locale Piano Generale di Bonifica e di Tutela del Territorio Rurale Veneto è del 1991 ed attualmente è in fase di revisione; prevede 7 progetti interessanti Portogruaro per un importo complessivo pari a 14.590.000.000 di vecchie lire.