Il Garante: le auto di Google devono essere riconoscibili
Si tratta di veicoli che circolano nelle città acquisendo immagini fotografiche di luoghi e persone poi pubblicate on line attraverso il servizio Street View.
A stabilirlo è stato il Garante Privacy con un provvedimento che chiede a Google di fornire ai cittadini dettagliate notizie sul passaggio delle auto – spiegano gli esperti dell’ADICO – per effetto delle numerosissime segnalazioni pervenute all'Autorità da parte di cittadini che non desideravano comparire sulle fotografie pubblicate online.
Già a settembre il Garante era intervenuto contro le auto di Google, rivolgendosi direttamente all'autorità giudiziaria perché valutasse i profili legali che derivano dalla raccolta dei dati trasmessi da utenti che usano reti wi-fi non protette.
Una decisione quella dell'Autorità italiana arrivata due giorni dopo che Google ha ammesso, per la prima volta, che le vetture utilizzate per raccogliere immagini hanno "accidentalmente" captato (e registrato) password ed e-mail dati provenienti da reti wireless non protette.
L'Autorità italiana è la prima in Europa ad aver adottato uno specifico provvedimento prescrittivo – afferma il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini – che prevede, in caso di inosservanza delle prescrizioni, sanzioni che possono arrivare fino a 180mila euro.