Agriturismo: boom prenotazioni ponte dei Santi e Capodanno
Questo quadro "a singhiozzo" per le vacanze in fattoria negli ultimi mesi del 2010, emerge da una indagine compiuta da Agriturist, associazione di settore della Confagricoltura, sulla base delle visite registrate dal portale internet www.agriturist.it.
Si conferma che gli italiani non rinunciano a qualche giorno di relax in campagna ma, per contenere la spesa, si limitano a due giorni fuori casa evitando ponti più lunghi, come appunto quello dell'Immacolata. Analogo fenomeno si era registrato in primavera, con le moltissime partenze nel fine settimana lungo di Pasqua e la marcata flessione di ospiti nei successivi ponti del 25 aprile (4 giorni) e 2 giugno (5 giorni). La modesta domanda natalizia enfatizza la tradizione del... Natale con i tuoi.
Fra i temi di maggiore interesse per l'agriturismo di questa seconda metà d'autunno, in evidenza - secondo l'indagine di Agriturist - le passeggiate a cavallo (+ 43% rispetto al 2009); in aumento (+ 43%) anche la domanda di agriturismo a più alto livello di comfort; ma ancora più rilevante è l'incremento di richieste per soluzioni particolarmente economiche (+ 61%).
Le regioni preferite dagli agrituristi, secondo quanto registrato da www.agriturist.it, saranno, nell'ordine, la Toscana, la Lombardia, il Piemonte, la Campania e la Sicilia. Fra le province, in prima linea, evidentemente trainate dal patrimonio storico-artistico del capoluogo, Siena, Perugia, Firenze e Roma. In flessione, a confronto con l'anno scorso, quasi tutte le principali provenienze dall'estero, con le sole eccezioni della Germania (+ 12%) e Olanda (+ 4%).
"L'andamento molto favorevole della domanda per il Ponte dei Santi e il rilevante anticipo delle prenotazioni per Capodanno - ha dichiarato il direttore nazionale di Agriturist, Giorgio Lo Surdo - inducono a ritenere che negli ultimi due mesi dell'anno l'agriturismo metterà a segno, rispetto allo stesso periodo 2009, un incremento di ospiti nell'ordine del 8%; le presenze, per effetto della minor durata dei soggiorni, cresceranno del 6.5%".
"Considerato il perdurare delle criticità economiche nazionali ed europee - prosegue Lo Surdo - possiamo accogliere questo risultato positivamente, a conferma della solida popolarità raggiunta dall'agriturismo italiano, che prevediamo chiuderà il 2010 con una crescita, rispetto al 2009, nell'ordine del 3% ".