Viviamo in un paese in cui il dissesto idrogeologico viene continuamente ignorato, nonostante buona parte del nostro paese sia a rischio – denuncia nella nota l’ADICO – con corsi d’acqua imbrigliati, lasciati invadere da detriti d’ogni genere, spesso usati come discariche o ricoperti da strade.

In queste ore il Nordest risulta essere la zona più colpita, con Vicenza e Padova in ginocchio per i temporali e le esondazioni dei fiumi Bacchiglione e Frassine e dispersi. Nelle campagne di Vicenza si lavora con idrovore e mezzi meccanici per ripulire scantinati e abitazioni mentre nel capoluogo le scuole restano. Nel Padovano circa mille persone sono state sfollate per precauzione. Nelle zone alluvionate, oltre ai rinforzi dei vigili del fuoco, sono giunti oltre 400 uomini dell'esercito, di cui 100 a Vicenza. Colpita anche Treviso, dove si monitora con preoccupazione il livello del fiume Livenza.

Situazioni critiche anche in provincia di Verona. Nei comuni di Soave e Monteforte d'Alpone è stata evacuata un'area abitata da circa 2.000 Persone. Anche nel Friuli Venezia Giulia molti comuni hanno subito danni. Le situazioni più critiche a Pordenone, Pasiano e Prata. In Trentino chiuse per inondazioni o pericolo frane diverse strade provinciali.

In Emilia Romagna la Protezione civile ha fatto scattare una allerta di 72 ore per la piena del Po. In Toscana la Procura di Massa ha aperto un'indagine per disastro colposo e omicidio colposo plurimo per accertare le cause delle frane che hanno portato, oltre a vari danni, alla morte di tre persone. La giunta regionale ha dichiarato lo stato di emergenza per i territori di massa, Carrara e Lucca, anche oggi interessati da nuove frane e allagamenti.

Colpite duramente anche le regioni del Sud. In Calabria stato di massima allerta per le forti piogge con smottamenti, allagamenti e frane in diverse zone della provincia. In Sicilia la situazione più critica è fra Milazzo e Messina, con scantinati e intere abitazioni allagate e evacuate, strade comunali e provinciali inagibili e chiuse, qualche torrente esondato. Allagati i binari tra Ragusa e Ibla, con circolazione dei treni sospesa sulla Siracusa-Gela e, per uno smottamento, sulla Messina-Palermo. Problemi anche sulle linee ferroviarie della Basilicata.

Il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo ha parlato di "una situazione drammatica", ricordando che, per il dissesto idrogeologico, il governo "ha predisposto uno stanziamento straordinario di un miliardo di euro, che sommati alle risorse per l'anno in corso sono diventati un miliardo e 300 milioni". Intanto venerdì il Consiglio dei ministri dichiarerà lo stato d'emergenza per le zone più colpite.

Ma il problema consiste nel fatto che il denaro stanziato nelle situazioni critiche viene utilizzato solo per tamponare il disastro, per riparare i danni e per ricostruire, a fatica, quanto è stato distrutto dalla violenza della natura – spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini - senza mai apportate migliorie alle situazioni evidentemente precarie. Per mettere in sicurezza il territorio serve invece una grande opera di manutenzione pluriennale a partire dai piccoli corsi d’acqua. Un piano di prevenzione che garantisca la sicurezza dei cittadini e contrasti l’abusivismo e l’urbanizzazione selvaggia.