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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Rilanciare il mercato unico per cittadini e imprese

04/11/2010
Matrimoni, acquisto delle case, immatricolazione delle auto, riconoscimento delle qualifiche professionali: sono molti i settori in cui l'Unione europea interviene per realizzare appieno il mercato unico e abbattere gli ostacoli che ancora impediscono la libera circolazione delle merci e dei servizi da Palermo a Helsinki, da Trieste a Dublino.

Molti risultati sono già stati ottenuti: per chi si reca all'estero le tariffe dei cellulari sono scese drasticamente fare shopping e viaggiare all'estero è diventato facile, i lavoratori godono di ampi diritti, e la gente può lavorare, studiare e vivere ovunque negli Stati dell'UE. Ma le imprese e i cittadini ben sanno che quando esercitano questi diritti incontrano ancora ostacoli. C'è ancora molto da fare, come evidenzia la Commissione europea in una serie di soluzioni concrete per rafforzare il mercato unico.

L'iniziativa, che comprende 50 proposte da attuare entro il 2012, è stata presa congiuntamente dai Commissari europei Viviane Reding, che promuove la cittadinanza, e Michel Barnier, commissario per il mercato interno. Due i fronti aperti: agevolare la vita dei cittadini europei, e consolidare la crescita attraverso il mercato interno.

Sulla cittadinanza, le principali misure attese riguardano categorie come turisti, consumatori, coppie, lavoratori o proprietari di auto. Saranno rinforzate le tutele dei turisti, ad esempio dalla bancarotta del loro operatore turistico o della compagnia aerea, ma anche i diritti dei passeggeri di tutti i mezzi di trasporto, e la protezione consolare di chi viaggia fuori dall'Europa. Inoltre, la Commissione aiuterà i consumatori a ottenere risarcimenti se hanno problemi con un commerciante agevolando la risoluzione extragiudiziale, rapida ed economica, delle controversie oltre confine, attraverso sistemi alternativi o di mediazione.

Una nuova norma consentirà alle coppie internazionali di sapere più agevolmente quali sono i tribunali competenti e la legge di quale paese si applica per la casa di proprietà comune o i conti comuni. Novità anche per i diritti di sicurezza sociale: un nuovo sistema di scambio elettronico di informazioni tra le amministrazioni nazionali consentirà ai lavoratori un trasferimento più agevole tra un Paese Ue e l'altro. Prevista anche una forte semplificazione delle pratiche per immatricolare un'auto acquistata in un altro Paese.

Sul lato crescita e imprese, il Single Market Act semplifica la vita delle PMI, che rappresentano oltre il 99% delle imprese europee, ma pone al centro anche le persone: l'economia sociale di mercato si basa infatti anche su un buon sistema sociale, un'istruzione di qualità, posti di lavoro e salari competitivi sono altrettanto importanti.

Per le imprese, la Commissione presenterà proposte sul fronte accesso al credito, semplificando le norme contabili e migliorandone l'accesso agli appalti pubblici. SI sta valutando anche l'introduzione di una base imponibile comune per le imprese operanti a livello transfrontaliero, che dovrebbe consentire ulteriori tagli di costi.

Novità anche per l'imprenditoria sociale. Negli ultimi anni sono state molte le iniziative da parte di individui, fondazioni e società per migliorare l'accesso a prodotti alimentari, alloggi, sanità, lavoro e servizi bancari per i bisognosi. Si proporrà uno statuto europeo per tali organizzazioni e promuovere l'economia sociale. La Commissione incoraggerà gli investimenti a lungo termine, compresi quelli etici, valutando le opzioni per un possibile regime specifico di etichettatura.

Il commercio online è una modalità diffusa tra i giovani. Molti riescono a capire per quale ragione non si può sempre comprare musica in qualunque sito Internet. Dal 2011 nuove regole garantiranno a creatori e artisti la vendita vendere le loro opere in tutta Europa tramite uno sportello unico per l'autorizzazione. Anche la piena attuazione della direttiva servizi e regole aggiornate per il commercio elettronico saranno determinanti.

Occorre anche uniformità sulle qualifiche professionali: oggi 4 600 professioni sono oggetto di una regolamentazione diversa negli Stati dell'UE. I tempi sono pertanto maturi per una revisione completa della direttiva sulle qualifiche professionali, e l'introduzione della tessera professionale ridurrebbe le formalità burocratiche ancora da espletare.

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