Centralità del ruolo da assegnare ai Consorzi di bonifica
Questi, a margine della riunione, ha voluto puntualizzare come i disastri che si sono verificati rilancino con assoluta urgenza la questione del ruolo da riconoscere ai Consorzi di bonifica, ruolo su cui, da un po' di tempo a questa parte, si registrano preoccupanti incomprensioni e fraintendimenti. Bisogna riflettere, ha precisato di Canossa, soprattutto sul fatto che sono state colpite anche quelle aree urbane che, per gli orientamenti politici regionali, si tende ad affrancare dal contributo di bonifica e quindi a deresponsabilizzare nel grande impegno a tutela del territorio veneto.
In realtà, ha precisato il presidente di Confagricoltura Veneto, il sistema della bonifica ha retto bene alle avversità atmosferiche eccezionali dei giorni scorsi, in quanto i danni sono stati provocati in prevalenza dal cedimento degli argini di corsi d'acqua gestiti dalla pubblica autorità e non dai Consorzi di bonifica. Ciò conferma che la collettività non può rinunciare al patrimonio di esperienze e di competenze di questi organismi, che hanno fatto dell'autogestione il loro punto di forza e la ragione prima della loro credibilità, specie perché la cementificazione crescente del territorio renderà sempre meno rari certi eventi disastrosi. Ciò che si deve evitare, invece, è affidare la bonifica all'ente pubblico, perché questa scelta disincentiverà la capacità di controllo e di monitoraggio del territorio da parte degli agricoltori, quella capacità che ha permesso di evitare danni ben peggiori anche nella presente contingenza.