Territorio: serve programmazione nazionale con realtà locali
Lo afferma Anna Maria Martuccelli, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, in occasione di un seminario sulla gestione dei rischi, organizzato nell’ambito dell’Assemblea A.N.C.I., in corso di svolgimento a Padova.
«Ormai l’analisi delle cause del dissesto idrogeologico del nostro Paese sono note (dall’urbanizzazione convulsa, all’esodo dalle campagne, all’abbandono della montagna, alla cementificazione di vastissime aree, all’estrazione dal suolo e dal sottosuolo etc.); non servono ulteriori studi. Bisogna, invece, operare per sanare la progressiva ed ormai insostenibile frattura tra sviluppo economico e gestione del territorio, cui incide gravemente anche l’accentuata variabilità climatica della quale sono recente testimonianza le alluvioni che nella scorsa settimana hanno interessato in modo particolare il Veneto, come la Toscana, la Calabria e la Campania.
L’A.N.B.I. che sin dagli anni 70 ha seguito attentamente i problemi della difesa del suolo del nostro Paese, nell’anno 2010 ha predisposto, sulla base delle indicazioni provenienti dai territori dei Consorzi di bonifica associati, un Piano per la riduzione del rischio idrogeologico che contempla 1365 interventi per un importo complessivo di 4183 milioni di euro; eppure tale piano, pur condiviso in linea generale dalle forze politiche e sociali, non ha ricevuto significativa attenzione da parte del Governo. D’altronde, proprio i drammatici eventi di questi giorni e per i quali esprimiamo sentimenti di grande solidarietà ai comuni le cui popolazioni hanno subìto danni ingenti, dimostrano la necessità di organici interventi, finalizzati a ridurre il rischio idraulico attraverso azioni di adeguamento della regolazione idraulica di scolo e delle opere di difesa dalle piene e di consolidamento volto a ridurre frane e smottamenti.
I Consorzi di bonifica, come hanno dimostrato anche nelle recenti alluvioni, posseggono conoscenza del suolo e del regime idraulico, professionalità operativa e garantiscono diffusa presenza sul territorio rientrando quindi tra i soggetti istituzionali con specifica competenza nel settore e con ampia disponibilità alla collaborazione con gli enti locali.
In ragione di tale specificità è stato anche sottoscritto, nello scorso luglio, un Protocollo d’Intesa fra A.N.C.I. e A.N.B.I. con lo scopo di collaborare sul territorio e di ottimizzare le risorse e “mettere in rete” le reciproche esperienze».
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