Agli Europei di Kata di Pordenone, il 6-7 novembre scorso, ha vinto la medaglia d’oro del Kodokan Goshin Jitsu sia nell’Over 47 sia nell’Open, portando così a 6 i titoli europei conquistati in carriera. A questi però, si devono aggiungere due medaglie d’argento ai Campionati del Mondo, una alla World Cup a Parigi ed una ai Campionati d’Europa, oltre a cinque titoli italiani. Si tratta di Daniele Mainenti, uno dei grandi specialisti del kata azzurro che, sempre in coppia con Andrea Faccioli, storici portacolori del CUS Venezia, ha fatto parte della Nazionale per 11 volte. Praticamente da sempre, quando l’attività dei kata è diventata agonistica con il Campionato d’Europa di Londra ’05.

Con il doppio oro europeo di Pordenone, Daniele Mainenti ha scelto di concludere il suo percorso agonistico nel kata per mettersi a completamente a disposizione dell’insegnamento del judo e dei kata in particolare. Dopo Nicola Grandi e Giuseppe de Berardinis, Daniele Mainenti è il terzo a ritirarsi di quella storica squadra azzurra che nel 2005 intraprese un percorso ricco di successi.

L’atleta del Cus Venezia, Danielle Mainenti, ha deciso quindi di lasciare definitivamente le competizioni di Kata di Judo che lo hanno visto protagonista fin dal loro esordio sulle scene nazionali ed internazionali. Una decisione ponderata, maturata già da tempo e presa in preventivo accordo con i vertici della Federazione.

«Già lo scorso anno, dopo il Campionato Mondiale, avrei voluto ritirarmi – spiega Daniele – ma mi è stato chiesto di continuare almeno per un’altra stagione dove, assieme ad Andrea Faccioli, ho vinto nuovamente il titolo italiano, il Grand Prix d’Italia, l’argento al Campionato Mondiale di Budapest e i due ultimi ori all’Europeo di Pordenone. Ritengo conclusa senza rimpianti la mia carriera competitiva con tantissime soddisfazioni, bei momenti e bei ricordi che porterò sempre con me: per le tante medaglie conquistate, per i riconoscimenti avuti dalla Federazione, la quale mi ha anche permesso di pubblicare il libro “Pianeta Kata”, per l’occasione di aver frequentato un mondo di appassionati al meraviglioso sport che è il Judo. Lascio le competizioni come atleta, ma non ritengo conclusa la mia esperienza sul Judo e in particolare sui Kata».

Daniele Mainenti, ad esempio, collabora attualmente con il Comitato Regionale Veneto.

«Per far crescere nella giusta maniera i giovani che si avvicinano alle competizioni di Kata – prosegue – La mia età anagrafica, 51 anni, non mi consentiva indubbiamente progetti a lungo termine e, se non oggi, avrei dovuto comunque chiudere a breve la mia carriera competitiva. Sarò comunque a disposizione della Federazione se mi vorrà utilizzare per le mie esperienze. Ringrazio Andrea, mio allievo e compagno da sempre di questa avventura. Tutto quello che ho vinto l’ho vinto con lui ed è sempre stato grazie al nostro affiatamento che siamo riusciti nelle nostre imprese».

Al momento Andrea Faccioli ha scelto di non formalizzare il suo ritiro, preferendo aspettare e valutare eventuali possibilità di rientrare nelle competizioni di Kata con un altro partner (www.fijlkam.it; www.unive.it/cus/judo).

foto di Mainenti-Faccioli