E’ una sorta di omaggio a Luis Bunuel e a Jean Claude Carrière quello che ha spinto il 97enne regista portoghese Manoel de Oliveira a realizzare “Belle toujours”- “Bella sempre”, presentato a Venezia fuori concorso. Il film è un po’ il seguito di “Bella di giorno”: 38 anni dopo i due personaggi si ritrovano in un’insolita situazione. Sévérine (interpretata da Bulle Ogier) ormai vedova e l’ex spasimante Husson (interpretato da Michel Piccoli) dopo tanti anni si incontrano di nuovo. Lei cerca di evitarlo ma lui la segue, la pedina ed alla fine riesce ad attirare la sua attenzione dicendole che è pronto a rivelarle il segreto che solo lui conosce. Decidono di incontrarsi per cena e lei accetta solo perché è certa che in quell’occasione le racconterà tutto. Nel corso di tutta la serata la donna, oggi vedova, attende trepidante la grande rivelazione su quello che l’uomo che ha davanti avrebbe detto a suo marito muto e paralizzato a causa di un proiettile sparato da uno degli amanti di lei. Presto però si renderà conto che l’uomo non ha alcun intenzione di raccontarle ciò che lei desidera sapere. Un’ennesima indagine sui caratteri maschili e femminili: al centro della storia c’è il segreto che solo lui può rivelare, ma che in realtà è solo l’arma per attuare una sottile vendetta nei confronti della vanità e dell’arroganza della donna.