Corte UE boccia la denominazione italiana “cioccolato puro”
“Sono costernato – dichiara il presidente di Confartigianato Alimentazione Giacomo Deon, pasticcere bellunese e rinomato cioccolatiere che prosegue- :a quanto pare qualità degli alimenti e chiarezza di informazione ai consumatori non sembrano stare a cuore all’Unione europea. Si tratta –sottolinea Deon- di un grave attacco alla tradizione made in Italy che ha nell’artigianato un settore di punta nella produzione di cioccolato puro, realizzato esclusivamente con i seguenti ingredienti: pasta di cacao (composta soltanto da burro di cacao e cacao), zucchero, latte in polvere, aromatizzanti naturali. La denominazione cioccolato puro costituisce una preziosa garanzia di qualità per i consumatori che infatti hanno premiato i nostri prodotti”.
“Ricordo –conclude Deon- che la direttiva permette di vendere come cioccolato anche quello contenente grassi sostitutivi, meno cari del burro di cacao. L'Italia, dopo le proteste di Confartigianato, dei consumatori e dei 'puristi' del cioccolato, aveva varato una normativa che prevedeva la dicitura 'Cioccolato puro' nell'etichettatura dei prodotti che non contenevano grassi vegetali sostitutivi. La normativa prevedeva anche ammende da 3.000 a 8.000 euro in caso di violazione. La Commissione europea, aveva deferito allora l'Italia alla Corte Ue, che oggi, purtroppo, le ha dato ragione”.
I NUMERI DEL CIOCCOLATO
Il cioccolato è passione, è benessere, è il simbolo del piacere, è l’alimento dal gusto unico. Lo si può declinare in mille modi e intorno a lui vi è mondo di leggende.
I consumi più elevati di questa prelibatezza spettano alla Svizzera con circa 11.6 chilogrammi procapite all’anno, seguita dal Belgio con 10.7 kg e dalla Danimarca con 10.5 kg. Austriaci, inglesi e tedeschi ne consumano circa 9/10chili a testa; norvegesi e svedesi un po’ di meno 8.7. In Francia il consumo si contrae a 6.8 kg, in Finlandia è decisamente inferiore 5 chili a testa. Nella classifica dei consumi l’Italia si assesta al 12° posto (circa 4 chili) ma si colloca al 4° per produzione.
Il boom dei consumi di cioccolato è testimoniato anche dall’aumento delle cioccolaterie. In Italia sono rappresentate da una nicchia produttiva di 363 laboratori specializzati esclusivamente nella lavorazione del cacao e nella produzione di prelibatezze al cioccolato e, negli ultimi 5 anni, sono cresciuti del 36%. Le regioni con la maggiore presenza di cioccolaterie sono la Campania (che ne conta 73), il Piemonte (50 laboratori) e la Lombardia (27).
I maestri pasticcieri e cioccolatieri italiani sono circa 15mila aziende con 54mila addetti. Nella nostra regione le pasticcerie/gelaterie artigiane che utilizzano cioccolato di altissima qualità sono circa 2.000 ed occupano oltre 10mila persone.
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