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Stop al legname illegale nell'Unione europea

09/12/2010
Stop al legname illegale nell'Unione europeaNell'UE sono entrate in vigore nuove norme per impedire l'immissione di legname illegale sul mercato europeo. La normativa intensifica l'azione di contrasto delle attività di taglio illegale, che hanno gravi ripercussioni sull'ambiente e sulla biodiversità e vanificano gli sforzi di quanti cercano di gestire le foreste in modo responsabile.

Il regolamento si applicherà a un'ampia gamma di legname e di prodotti del legno, compresi mobili e prodotti di legno massello, compensato, pasta, carta e cartone. Gli operatori dell'UE che commercializzano per la prima volta legname e prodotti del legno sul mercato dell'Unione - siano essi originari dell'UE o di importazione - dovranno conoscerne la provenienza e assicurarsi che siano stati ottenuti nel rispetto della legislazione del paese di produzione. Gli operatori lungo la catena di approvvigionamento dell'UE dovranno tenere registrazioni indicanti da chi hanno acquistato il legname o i prodotti del legno e a chi li hanno venduti.

Un patrimonio forestale ben gestito costituisce una fonte importante di materie rinnovabili e fornisce molteplici servizi ambientali. Tuttavia le attività di taglio illegale, in parte esercitate per rispondere alla domanda dell'UE di legname, hanno conseguenze negative per la sostenibilità a lungo termine.

Gli Stati saranno tenuti ad applicare sanzioni agli operatori che violano le norme, con riferimento alla legislazione del paese in cui il legname è stato raccolto. I prodotti del legno provenienti da paesi che hanno accordi con l'UE sull’applicazione delle normative, sulla governance e sul commercio nel settore forestale saranno considerati "legali".

Il taglio illegale – la raccolta, il trasporto, la vendita o l'acquisto di legname in violazione delle vigenti leggi nazionali – ha gravi conseguenze sul piano ambientale. Contribuisce al processo di deforestazione e degrado delle foreste, che è responsabile del 20% circa delle emissioni globali di CO2 e minaccia la biodiversità. Comporta inoltre costi significativi per i governi, che si vedono privati di entrate che potrebbero essere altrimenti destinate a migliorare la sanità, l'istruzione o altri servizi pubblici, aspetto, questo, particolarmente cruciale nei paesi in via di sviluppo. Infine non consente di attuare una gestione sostenibile delle foreste.

Il commissario responsabile dell'ambiente, Janez Potočnik, ha dichiarato: “Questo regolamento dell'UE offre un contributo importante alla lotta contro il disboscamento illegale, che oltre a dilapidare le risorse naturali danneggia quanti dipendono dalle foreste per la loro sussistenza. È un segno concreto della partecipazione dell'UE alla lotta contro la perdita di biodiversità a livello mondiale e rafforza la fiducia dei consumatori europei nei prodotti che acquistano.”

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