Presentata a Firenze la mappa delle criticità idrauliche
“In Toscana- continua Gargano – il 97,6% del territorio è ad alto rischio idrogeologico eppure qui, come nel resto d’Italia, si continua ad investire molto più per riparare i danni di quanto sarebbe necessario per prevenirli. In questo quadro, i consorzi di bonifica si assumono la responsabilità dell’agire, verso cui è grave l’atteggiamento di chi rallenta decisioni e finanziamenti per opere fondamentali allo sviluppo del territorio. C’è necessità di un cambio di marcia: l’Intesta Stato-Regioni del 2008 ha riconosciuto il ruolo dei consorzi di bonifica, la cui opera è indispensabile ad un modello di sviluppo, che punti alla valorizzazione del made in Italy agroalimentare; qualsiasi ulteriore polemica è corporativa e condominiale.”
“L’attualità dei consorzi di bonifica, realtà di autogoverno del territorio che assomma competenze nella difesa del suolo e nella gestione delle acque – aggiunge Anna Maria Martuccelli, Direttore Generale A.N.B.I. – è sancita da normative italiane ed europee, che fanno della sussidiarietà un proprio principio.”