Alto Adriatico, il crostaceo habla espanol
A farla da padrone sulla raccolta nostrana nel 2009 l’Emilia Romagna che da sola raccoglie il 56,2% dell’intera area (2341 t). A ruota il Veneto col 23,9% (993 t), la Croazia col 12,7% (529 t), il Friuli col 7,1% (296 t) e da ultima la Slovenia che col suo 0,1% (4 t) assomma un dato complessivamente poco rilevante. Entrando nel dettaglio i crostacei maggiormente catturati in Emilia Romagna sono le pannocchie (9861 quintali, 84,6% dell’intero comparto) seguite da mazzancolle e gamberi (1887 q insieme). Irrisorie le quote di scampi, aragoste e astici pescati. In termini di ricavi i valori di vendite registrati nel 2009 si sono attestati sui 17,4 milioni di euro circa. Anche per il Veneto le pannocchie rappresentano la specie regina con una produzione di circa 6400 quintali (64,4% dell’intero settore) per ricavi realizzati pari a 9 milioni di euro. In Friuli Venezia Giulia le pannocchie assommano l’86,6% del totale delle catture (2564 quintali) per un ricavato pari a poco meno di due milioni di euro. Riguardo l’export è il Veneto con 532 t a guidare le esportazioni, seguito dall’Emilia Romagna (508 t) e dal Friuli Venezia Giulia (224 t). Si equivalgono nel 2009 le importazioni di Veneto ed Emilia Romagna (14000 t) mentre il Friuli si ferma a 757 t. Il valore economiche delle esportazioni delle regioni italiane dell’Alto Adriatico ammonta a 7,8 milioni di euro e finisce per quasi un terzo nelle tavole francesi (segue Slovenia e Croazia). Ben più consistenti i soldi impegnati nelle importazioni: 169,2 milioni di euro. Di questi 91,1 milioni si devono al Veneto, 73,3 all’Emilia e 4,7 al Friuli. Le 9000 tonnellate importate dall’Ecuador nelle regioni dell’Alto Adriatico sono composte soprattutto da gamberi bianchi e in misura minore da mazzancolle. Dalla Spagna le quantità importate sono egualmente distribuite tra gamberi, scampi e mazzancolle e sono per la maggior parte vendute come preparazioni surgelate.