Per un 2011 al femminile
La questione non è il sesso di appartenenza, ma i valori della vita che le donne, hanno saputo conservare ed oggi ci propongono, come ricchezza da condividere. Mi piace pensare ad un 2011 “al femminile” più per cultura che per nascita; insomma non c’è bisogno di abdicare ad un ruolo, ma bisogna essere disponibili a condividerlo. C’è bisogno, per noi maschi, di tornare a scuola e ripassare i perché dell’esistere; li abbiamo persi di vita, mentre le donne ne sono rimaste inascoltate custodi: lasciamo che ci guidino verso una meta comune. Prevaricare non serve a nulla ed il mondo “al maschile” ne è l’esempio.
A Riccardo dico: quando sarà il momento, non “correre dietro alle gonne”… superale! Intanto noi possiamo cedere loro il passo per iniziare una positiva rincorsa.
Ne riparleremo il prossimo anno; intanto buon 2011!
Fabrizio Stelluto