Comm.ne europea intensifica norme sicurezza impianti chimici
Le nuove norme europee sono in linea con il sistema di classificazione armonizzato elaborato dalle Nazioni Unite. Gli stessi pericoli saranno dunque descritti ed etichettati in ugual modo in tutto il mondo. Le altre modifiche riguardano il pubblico accesso alle informazioni sulla sicurezza, la partecipazione ai processi decisionali, l'accesso alle vie legali e miglioramenti delle modalità di raccolta, gestione, diffusione e condivisione delle informazioni. Le restanti modifiche riguardano aspetti tecnici, tra cui la riduzione degli oneri amministrativi superflui. La revisione migliorerà la protezione dei cittadini, senza incidere esageratamente sui costi.
Secondo Janez Potočnik, commissario UE per l'ambiente: "La direttiva Seveso II è stata fondamentale per ridurre la probabilità e le conseguenze degli incidenti dovuti all'utilizzo di sostanze chimiche. Tuttavia questi incidenti continuano a verificarsi e spesso possono avere effetti devastanti. Non possiamo scendere a patti con la sicurezza: ecco perché le nuove norme proposte rafforzeranno la legislazione in materia e garantiranno l'applicazione di elevati standard di protezione."
In seguito al grave incidente di Seveso furono introdotte dall'UE le prime norme di prevenzione degli incidenti legati all'utilizzo di grandi quantità di sostanze pericolose, che riguardano circa 10.000 impianti industriali. L'approccio agli standard di controllo è graduale e prevede un inasprimento delle norme di sicurezza in funzione dei volumi di sostanze chimiche utilizzate. Gli operatori degli impianti in cui sono presenti sostanze pericolose devono dichiarare le proprie attività e definire una politica di prevenzione degli incidenti rilevanti. Gli operatori degli stabilimenti di livello superiore devono inoltre redigere una relazione sulla sicurezza, nonché attuare un sistema di gestione della sicurezza e un piano di emergenza interna. Vi sono inoltre obblighi che ricadono sulle autorità pubbliche relativi ai piani di emergenza interna e alle informazioni pubbliche sulle misure di sicurezza per gli stabilimenti di livello superiore, l'effetto domino, la pianificazione territoriale, la notifica di incidenti e i controlli.
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