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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Cosa sarò da grande

17/01/2011
Sesta edizione per il concorso “Cosa sarò da grande”, il progetto educativo promosso dal CUR - Consorzio Università Rovigo - nato per far riflettere i più giovani sul mondo che li circonda, sugli aspetti sociali, culturali ed economici che caratterizzano la nostra società e sul mondo nel quale vorrebbero vivere.

Il CUR - attraverso questo progetto - vuole offrire una vetrina all’operato delle Scuole, impegnate attivamente nel promuovere la formazione umana e culturale dei nostri ragazzi, nella convinzione che sia necessario formare al valore della cultura, partendo proprio dai più piccoli, per porre basi solide ad una crescita di qualità sul piano socioculturale ed economico.

Il vero sviluppo ha nel sapere, nella cultura, nella conoscenza i suoi punti di forza e il CUR attraverso questa ed altre iniziative vuole sottolineare la sua volontà di essere soggetto attivo e punto di riferimento all’interno del processo di sviluppo del territorio polesano.

Il concorso - che quest’ anno ha come titolo “Cosa sarò da grande… ho sognato che…” - chiede agli studenti delle Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di riflettere, insieme con i propri insegnanti e i propri familiari, sugli scenari che hanno caratterizzato la nostra società negli ultimi decenni.

Questi pensieri devono essere tradotti in un progetto che analizzi il mondo delle professioni per immaginare quale potrà essere la propria futura occupazione. I bambini dicono spesso: “da grande farò…”. Il Concorso chiede agli studenti, sotto la guida dei propri insegnanti, di approfondire questo sguardo sul futuro in relazione agli scenari che fin da oggi si prospettano più significativi: la ricerca medica, l’ingegneria ambientale, l’ingegneria aerospaziale, la politica intesa nel suo significato più nobile, ecc….

Viene chiesto inoltre di individuare le strade che potranno essere percorse in futuro per attuare strategie, progetti e scelte che vadano nella direzione del miglioramento, di una sempre più elevata qualità della vita per tutti.

L’obiettivo è quello di dare voce ai giovani, stimolandoli a riflettere sulle principali tematiche che contraddistinguono il nostro tempo, sull’evoluzione che negli ultimi decenni ha interessato il mondo delle professioni, e a socializzare le proprie idee con gli adulti.

Ma il progetto si propone anche di stabilire un primo contatto di bambini e ragazzi con l’Università, facendola percepire come luogo vicino, punto di riferimento per il proprio futuro.

Le scuole hanno tempo fino a venerdì 8 aprile 2011 per consegnare i loro lavori.

Regolamento e scheda di adesione su www.uniro.it

Scheda riassuntiva regolamento

Ecco che cosa chiede il concorso

Guidato dai propri insegnanti, ogni partecipante deve realizzare un progetto che:

• racconti una possibile professione valida per il suo futuro, a valenza sociale, che dia continuità alla frase HO SOGNATO CHE... :

o ho sognato che sono diventato un bravo medico, e ho applicato nuove terapie e ho trovato soluzioni a malattie fino ad oggi incurabili,

o ho sognato che sono diventato ingegnere e ho progettato città a misura d’uomo, più vivibili e sostenibili,

o ho sognato che sono diventato fisico e ho inventato nuove forme di energia alternativa, per non inquinare e permettere a tutti di creare sviluppo,

o ho sognato che ho studiato giurisprudenza, che mi sono candidato a diventare Sindaco e che, dopo essere stato eletto dalla mia città, ho fatto scelte a favore dei bambini, degli anziani, dell’ambiente, ecc…

• individui le strade che potranno essere percorse in futuro per attuare strategie, progetti e scelte che vadano nella direzione del miglioramento, di una sempre più elevata qualità della vita per tutti;

• riporti una riflessione da parte dei ragazzi sul mondo nel quale vorrebbero vivere, un progetto che descriva come immaginano la società del loro futuro.

Tali progetti possono assumere la forma di:

• elaborati (lunghezza massima ammessa: due cartelle);

• disegni, dipinti e collage; formato massimo 30 x 42 cm

• fumetti.

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