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Lettera aperta su prevenzione idrogeologica

17/01/2011
Lettera aperta su prevenzione idrogeologicaMentre come Ordini e Collegi delle professioni tecniche ci siamo mobilitati per organizzare la disponibilità e il contributo fattivo dei nostri iscritti alle operazioni emergenziali di aiuto alle famiglie e alle aziende colpite con particolare riferimento alle procedure di valutazione dei danni, non possiamo esimerci dall’esprimere un doveroso e accorato appello alle Istituzioni Pubbliche a programmare con urgenza e sollecitudine un piano straordinario di messa in sicurezza idrogeologica del territorio, e ad attuarlo mettendo a disposizione tutte le risorse necessarie.

Lanciamo questo appello con tutta la consapevolezza tecnica e multidisciplinare che le nostre professioni rappresentano, richiamando in primo luogo l’attenzione degli amministratori di ogni livello agli studi e alle proposte già disponibili, elaborate dagli esperti idraulici più autorevoli delle nostre Università e dei nostri Istituti di Ricerca.

La sicurezza idrogeologica del territorio e’ la priorità assoluta per la salvaguardia delle persone e delle cose e per poter perseguire, a livello individuale e collettivo, qualsivoglia ipotesi di ripresa e di sviluppo. La recente alluvione ha mostrato drammaticamente che il territorio era a rischio e tutti sono coscienti che ora è in uno stato di rischio ancora maggiore. L’impegno programmatorio e gli investimenti devono indirizzarsi su questa assoluta priorità.

Sono certamente urgenti le erogazioni pubbliche previste per la riparazione dei danni e il loro risarcimento a chi è stato colpito, in uno spirito fattivo di solidarietà sociale, ma altrettanto urgente e’ far partire un piano di opere strutturali e di manutenzione straordinaria della rete idrica che costituisce la matrice del nostro territorio, matrice benefica se rispettata e controllata, disastrosa se trascurata e abusata.

Un tale piano deve prevedere un programma organico di interventi sia per il bacino Bacchiglione- Brenta e per quello dell’Agno-Guà-Frassine che comprenda, invasi di colmata e bacini di laminazione e la verifica, la manutenzione e il risezionamento di tutto il sistema arginale.

Per il bacino Bacchiglione-Brenta in particolare, la priorità assoluta va data al completamento della Idrovia Padova-Venezia da intendersi come opera strutturale vitale per l’intero bacino e dunque per la sicurezza idraulica di tutto il Veneto centrale.

Ogni comune inoltre deve essere obbligato e incentivato a dotarsi nel più breve tempo del prescritto Piano Comunale delle Acque sulla base di una cartografia provinciale e regionale da aggiornare che individui prescrittivamente ogni area soggetta a rischio idrogeologico per reimpostare su questa base ogni scelta urbanistica e insediativa.

La recente alluvione da un lato e i sempre più frequenti fenomeni di allagamento per fenomeni atmosferici sempre più intensi dall’altro, impongono inoltre un ripensamento radicale della pianificazione territoriale regionale e provinciale e di quella urbanistica di tutti i Comuni.

Occorre bloccare l’ulteriore consumo di suolo agricolo preservandone rigorosamente la consistenza, definire i limiti urbani di ogni città grande o piccola, come sta avvenendo in altre regioni d’Europa, procedere all’interno di questi limiti con progetti di ristrutturazione urbanistica e di riqualificazione edilizia, in un programma generale di rigenerazione urbana.

E inoltre, in uno con il piano di intervento straordinario sulla rete idrica principale, vanno estese a tutto il territorio a livello regionale, provinciale e comunale normative edilizie per ridurre al minimo l’impermeabilizzazione delle aree scoperte pubbliche e private utilizzando sistemi “a verde” drenanti, limitare e regolare l’uso delle costruzioni interrate che ingenerano rischio, ristrutturare e potenziare le reti di smaltimento delle acque reflue, garantire in ogni intervento urbanistico ed edilizio la invarianza idraulica e i sistemi di compensazione.

Gli Ordini e i Collegi Professionali che sottoscrivono il presente appello si impegnano a far si che i propri organismi rappresentativi regionali sottoscrivano tale presa di posizione e si rendano disponibili a collaborare con le istituzioni e le amministrazioni pubbliche a seguire tutti i passaggi di questo piano urgente sulla sicurezza idraulica, coinvolgendo e sensibilizzando tutti gli appartenenti alle rispettive categorie per informare capillarmente con dati tecnici, anche tramite i propri iscritti, tutti i cittadini.

I Presidenti

Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Padova

arch. Giuseppe Cappochin

Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Padova, dott. Lorenzo Benvenuti

Ordine dei Geologi del Veneto, geol. Paolo Spagna

Ordine degli Ingegneri della provincia di Padova, Ing. Fabio Giorgio Bonfà

Collegio degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati della provincia di Padova

Agrotecnico Pierluigi Rigato

Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Padova, geom. Pierluigi Capuzzo

Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati della provincia di Padova

Perito Agrario Mariano Schiavon

Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della provincia di Padova

Per. Ind. Alessandro Capuzzo

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