27 dicembre, Pale di San Martino: record assoluto di freddo
I siti monitorati quest’inverno sui monti del Veneto e delle regioni confinanti sono 46 ma nell’ambito del progetto si è arrivati a monitorarne anche 80 grazie alla convenzione che ARPAV ha stipulato con MeteoTriveneto, associazione indipendente e animata da volontari, alla fine del 2010, che ha permesso di avere, tramite la condivisione delle stazioni di misura, una capillare e fitta rete di punti di monitoraggio.
Scopo del progetto non è solo rilevare le minime assolute ma anche studiare i meccanismi che regolano le potenti inversioni termiche che si registrano tra il fondo delle doline e l’ambiente esterno e i repentini aumenti e diminuzioni di temperatura che si verificano in queste “ghiacciaie naturali” dal nome scientifico di “frost hollow”.
Nell’ambito del monitoraggio si segnala che il giorno 27 dicembre 2010 alle 4.30, a 2607 metri di Busa Fradusta sulle Pale di San Martino, è stato registrato, da una stazione gestita dal Centro Valanghe di Arabba – Arpa Veneto, il record di temperatura minima assoluta di -48,3°C. La temperatura registrata risulta essere la più bassa mai registrata sul territorio italiano da quando si effettuano misurazioni meteorologiche. Si sottolinea che il sito del rilevamento è ad alta quota ed in zona disabitata, e che la temperatura fa riferimento al fondo della dolina e non alle condizioni medie dell’ambiente circostante.
Al progetto partecipano anche l’ISAC - Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del CNR, Unione Meteo Friuli Venezia Giulia ed OSMER - Osservatorio Meteorologico di ARPA Friuli Venezia Giulia.