La Commissione rafforza la dimensione europea dello sport
Nel 2011 saranno lanciati dodici nuovi progetti di cui sei vedono tra i principali beneficiari anche alcune associazioni sportive italiane. L'UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) è capofila del progetto MIMoSA, che punta all'integrazione delle persone immigrate o appartenenti a minoranze o categorie come i rifugiati, i richiedenti asilo, i Rom. Altri organismi partecipano in cinque progetti sulla lotta al doping, l'inclusione sociale dei giovani, il coinvolgimento degli immigrati nelle istituzioni e il volontariato sportivo.
Il trattato di Lisbona, in vigore da poco più di un anno, dà all'UE vaste competenze in materia di politica sportiva. Androulla Vassiliou, commissario responsabile per l'Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "Lo sport è importante per l'economia europea ed è una componente essenziale del modello sociale europeo. Le misure adottate oggi sottolineano il contributo dello sport alla nostra società e contribuiranno a migliorare il modo in cui lo sport è gestito."
Le proposte della Commissione coprono tre ambiti principali: il ruolo sociale dello sport, la sua dimensione economica e l'organizzazione dello sport. Gli interventi sono da realizzare in concerto tra la stessa Commissione e tutti gli Stati UE.
Per quanto concerne il ruolo sociale dello sport, l'UE aderirà alla Convenzione della lotta contro il doping del Consiglio d'Europa. Saranno sviluppati orientamenti europei sulla formazione degli sportivi abbinata all'istruzione generale, e definiti requisiti comuni per la sicurezza negli eventi sportivi internazionali. Viene favorito l'accesso dei disabili alle organizzazioni sportive, alle attività e agli eventi, e promosso l'accesso delle donne alle posizioni dirigenziali nel mondo dello sport.
Sulla dimensione economica dello sport, l'accento viene messo sui meccanismi per la vendita collettiva dei diritti di trasmissione al fine di assicurare un'adeguata ridistribuzione degli introiti. Altri aspetti, la tutela dei diritti di proprietà intellettuale legati allo sport, lo scambio di buone pratiche per un finanziamento trasparente e sostenibile e l'applicazione della normativa europea sugli aiuti di Stato nel settore. Anche i dati statistici devono diventare comparabili tra tutti i Paesi UE.
Infine, l'organizzazione sportiva, un aspetto da approfondire a livello europeo, anche perché il nuovo Trattato UE riconosce la natura specifica dello sport, un cavallo di battaglia da anni del mondo sportivo. Si comincerà a discutere a livello UE (per poi vedere se è necessario legiferare..) sulle regole in materia di trasferimenti, sulla libera circolazione dei cittadini in riferimento all'organizzazione di competizioni nei singoli sport su base nazionale, sull'attività degli agenti sportivi. Infine, l'Unione europea promuoverà il dialogo sociale per l'intero settore dello sport e del tempo libero. Per saperne di più c'è il sito web dedicato allo sport: http://ec.europa.eu/sport/index_en.htm.