Centinaia di officine gpl tirano un sospiro di sollievo
“Una vera e propria emergenza “eco bonus” che per fortuna è rientrata –dichiara Natale Bernardi Presidente regionale veneto di Confartigianato Autoriparazione-. L’Agenzia delle Entrate, che a fine ottobre aveva disposto la sospensione dei crediti di imposta collegati all’installazione sui veicoli circolanti di impianti di alimentazione a metano e gpl, su nostra pressione ha ripristinato i codici tributo che permetteranno agli autoriparatori di recuperare il bonus fiscale già dalla liquidazione di gennaio. E non si tratta di spiccioli. Il fondo utilizzato nel 2010 è stato di oltre 17 milioni di euro”.
Si chiude così una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso le piccole imprese installatrici che hanno rischiato seriamente di dover pagare di tasca propria le misure del Governo per rendere eco-compatibili le autovetture più inquinanti.
Il meccanismo di erogazione degli incentivi, infatti, consiste in uno sconto applicato direttamente dalle officine in fattura, importi che le imprese poi recuperano detraendoli dalle imposte. Un meccanismo che si è inceppato improvvisamente in autunno, quando dai moduli F24 on-line sono scomparsi i codici tributo che consento alle imprese di recuperare l’incentivo concesso ai clienti.
“Nei giorni successivi il blocco –prosegue Bernardi-, le Entrate hanno spiegato le ragioni del disco rosso: “anomalie riscontrate nell’erogazione del bonus”. Una spiegazione che ha lasciato a bocca aperta il settore. Controlli tardivi -rimarca il Presidente–, le nostre imprese si sono trovate da un giorno all’altro a registrare una perdita netta e a non poter recuperare quanto anticipato ai clienti. Una situazione insostenibile per un comparto marchiato a fuoco dalla crisi, che si è sbloccata solo a seguito della forte azione di Confartigianato Autoriparazione che sul problema ha sensibilizzato le forze politiche, ottenendo l’attenzione, tra gli altri del Senatore del Pdl Zanoletti che sull’argomento ha rivolto un interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico Romani”.