Energia Intelligente, Marie Curie: fondi europei per ricerca
Il programma Energia Intelligente, per il quale sono stati stanziati circa 730 milioni di euro per il periodo 2007-13, contribuisce ad aumentare la competitività e l'innovazione dell'Europa, nell'ambito degli obiettivi della strategia di crescita Europa2020. In particolare, finanzia progetti di ricerca sull'energia rinnovabile verso soluzioni di energia intelligente e promuovere l'efficienza energetica, divulgando metodi e know-how. Intanto è partito il bando per il 2011, aperto alla partecipazione di aziende pubbliche e private, che scade il 12 maggio e si trova sul sito del programma http://ec.europa.eu/energy/intelligent/.
Il programma IEE sta contribuendo in modo significativo ai gravi scompensi derivanti dalla mancanza di finanziamenti alla ricerca. La carenza dei fondi per la ricerca è una problematica seria, che ha come diretta conseguenza la cosiddetta 'fuga dei cervelli': secondo dati dell'OECD nel 2010 più del 30% dei dottori di ricerca si sono trasferiti all'estero, soprattutto negli Stati Uniti.
Un'altra iniziativa finalizzata ad arginare questo fenomeno è il Programma Marie Curie, che per l'anno in corso ha a disposizione circa 40 milioni di euro che andranno a finanziare oltre 400 borse di studio per giovani ricercatori che desiderano operare in un istituto di ricerca europeo.
Come sottolinea Androulla Vassiliou, Commissaria europeo per l'educazione, la ricerca costituisce la base portante dello sviluppo e "per ottenere avanzamenti scientifici rilevanti e innovazione in Europa, dobbiamo innanzitutto assicurarci di rendere l'Europa una meta attraente per i ricercatori". Lo scopo dunque è sia di incoraggiare gli scienziati europei a tornare in Europa sia di attrarre brillanti ricercatori di altre nazionalità provenienti da università, aziende e istituzioni ai massimi livelli.
Tra il 2007 e il 2010 il programma ha assegnato circa 80 milioni di euro a 357 istituzioni italiane (università, enti di ricerca, aziende). In questo periodo ben 623 ricercatori italiani hanno ricevuto fondi per la ricerca all'estero: mete preferenziali il Regno Unito, scelto dal 25% dei partecipanti, seguito dalla Francia e dalla Germania. Invece, i ricercatori stranieri che hanno scelto l'Italia sono per la maggior parte francesi, tedeschi e indiani.
Il fondo Marie Curie finanzia progetti post dottorali in qualsiasi settore di ricerca. La candidatura non prevede limitazioni di nazionalità ed è disponibile al sito: http://cordis.europa.eu/fp7/mariecurieactions/cig_en.html. Anche in questo caso, bando aperto fino all'8 marzo.
Intanto entrano in vigore da oggi le misure di semplificazione sulla partecipazione delle PMI al programma europeo per la ricerca, appena approvate dalla Commissione europea. Il Settimo programma quadro per la ricerca dell'Unione europea è la più grande iniziativa europea gestita direttamente da Bruxelles: dispone infatti di ben 54 miliardi di euro per il periodo di budget corrente che va dal 2007 al 2013. Le misure di facilitazione, richieste dalle imprese partecipanti al programma o candidate a farlo, riguardano una maggiore flessibilità per le modalità di calcolo del costo del personale, la registrazione degli stipendi dei proprietari di una PMI, e l'eliminazione delle incoerenze nell'applicazione delle norme sul finanziamento della ricerca.
La Commissaria europea per la ricerca, l'innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-Quinn ha così commentato: "Le misure per la semplificazione delle formalità burocratiche permetteranno alle migliaia di ricercatori e poli di eccellenza che già beneficiano di finanziamenti dell'Unione di risparmiare tempo ed energia e di dedicarsi a ricerca e innovazione di livello mondiale per rafforzare la crescita e l'occupazione e migliorare la qualità di vita in Europa. Continueremo decisi su questa strada."