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Raccogli le firme e proponi le leggi della UE!

27/01/2011
Il cittadino al centro dell'Unione europea: è questo il senso del nuovo strumento dell'iniziativa popolare, secondo il quale tutti i cittadini europei avranno presto la possibilità di richiedere all'UE l'introduzione di nuove proposte legislative, con la raccolta di un milione di firme.

Il Parlamento europeo ha approvato in dicembre le norme per dar vita a questo strumento, previsto dal Trattato di Lisbona. Ora spetta al Consiglio approvare queste norme, presumibilmente entro febbraio, per farle diventare operative entro l'inizio dell'anno prossimo. A quel punto, si tratterà di una vera e propria rivoluzione democratica nella partecipazione alla costruzione della comune casa europea.

Quali sono le modalità operative dell'iniziativa dei cittadini? È necessario innanzitutto costituire un comitato dei cittadini, composto da almeno sette persone residenti in altrettanti Paesi UE Stati, e registrare l'iniziativa presso la Commissione in una della 23 lingue ufficiali. La Commissione fornisce informazioni e assistenza in materia. Occorre segnalare alla Commissione gli obiettivi prefissi e le disposizioni del trattato UE che si ritengono pertinenti, fornendo anche le informazioni sugli eventuali finanziamenti che sostengono l'iniziativa proposta.

Entro due mesi dalla registrazione dell'iniziativa, la Commissione comunica agli interessati se le condizioni richieste sono soddisfatte. Ad esempio, non deve essere manifestamente ingiuriosa, futile o vessatoria, né contraria ai valori dell'Unione quali enunciati dal trattato. Se tutto va bene su questi aspetti, si passa alla raccolta delle firme, su carta o per via elettronica, da fare secondo regole precise. Gli interessati avranno un anno di tempo per raccogliere un milione di firme a partire dalla data di registrazione dell'iniziativa sul registro pubblico da parte della Commissione.

Chi può firmare un'iniziativa dei cittadini? Lo possono fare tutti i cittadini dell'Unione europea e avere l'età minima richiesta per acquisire il diritto di voto per le elezioni europee: 18 anni in tutti i paesi dell'Unione europea tranne l'Austria, dove l'età minima richiesta è 16 anni. Ma attenzione: il milione di firme non potrà essere raccolto tutto in un unico Paese. I firmatari devono appartenere ad almeno un quarto degli Stati membri dell'UE, che attualmente sono 27. Quindi, le firme dovranno provenire da almeno 7 paesi. Inoltre, si deve ottenere un numero minimo di firme in ogni singolo paese, che è stato calcolato in base alla popolazione: in Italia le firme devono essere almeno 54.000, lo stesso numero della Francia e del Regno Unito, Paesi di dimensioni simili. Se si coinvolge la Germania, le firme tedesche dovranno essere più di 74.250, a Malta invece (il più piccolo dei Paesi UE) ne occorrono 3.750.

Quando le firme sono state raccolte e verificate (in tre mesi di tempo), la Commissione europea inizierà a lavorare con i promotori sulle tematiche sollevate dall'iniziativa, che potrà anche essere presentata pubblicamente presso il Parlamento europeo. In tre mesi la Commissione dovrà presentare, sulla base di conclusioni giuridiche e politiche, l'eventuale azione che intende intraprendere. La privacy sul trattamento dei dati dei firmatari è assicurata durante tutto l'iter dalle istituzioni comunitarie.

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