Piccole imprese veneziane in ripresa, ma lenta
Le dinamiche economiche, dice il rapporto presentato a Mestre, hanno iniziato a mostrare nella seconda parte del 2010 dei timidi segnali di ripresa, che nei primi mesi del nuovo anno potrebbero anche trovare una ulteriore conferma.
Rispetto alla prima parte dell'anno si registra un leggero progresso nella domanda (+0,2%) e nel fatturato (0,1%) con una entità della crescita che però riflettono una situazione di sostanziale stabilità. Più rilevante è l'incremento degli ordini, la cui crescita si aggira intorno al punto percentuale, in particolare per il fatturato legato all'export: negli ultimi sei mesi il volume d'affari oltre confine è cresciuto di 2,5 punti percentuali con buone prospettive anche per la prima parte del 2011 (+3,3%). La moderata crescita della produzione, del fatturato e degli ordinativi non permette però agli operatori economici di ritenersi fuori della crisi: infatti, ipotizzando che il tunnel della crisi sia lungo 100 metri, le imprese rispondono di ritenere di averne fin qui percorsi appena 58,5. Più ottimisti coloro che si occupano di servizi alle imprese (62,3 metri percorsi), mentre a vederla nera sono soprattutto gli operatori del comparto edile (53,5 metri di tunnel percorsi, cioè ancora in mezzo al guado).
Soprattutto gli operatori delle piccole aziende del territorio provinciale ritengono che se qualche spiraglio di uscita si vede questo debba essere attribuito per il 57,6% alla ripresa degli ordini procurati direttamente dagli imprenditori stessi e solo per il 3% dalle decisioni istituzionali. Come a dire che la politica nazionale e regionale a sostegno dell'economia non conta praticamente nulla, comunque merita un giudizio negativo da parte di chi contro la crisi sta concretamente lottando.
M.O.