I cento balzelli del fisco italiano
Oggi esiste una tassa per la bandiera, una per sposarsi, una per raccogliere i funghi o pescare, una persino per morire, con adempimenti fiscali che vanno dal certificato di morte ai lumini. Si pagano tasse per centrali nucleari che non saranno costruite prima di dieci anni. Si paga al fisco in caso di gradini o ballatoi nelle proprie case, si paga se l'ombra della propria tenda invade il suolo pubblico, si paga per avere un cane, un'auto, un frigorifero o un televisore. C'e' una tassa per il passaporto e una per sbarcare dalle navi, mentre sono addirittura due quelle per trasmettere musica nei locali. Anche per opporsi a questo sistema e rivolgersi alle Commissioni tributarie bisogna pagare nuove tasse.
Si tratta di un elenco di tasse evidenziato dal rapporto di Confesercenti “Balzelli d'Italia”. Il presidente Marco Venturi lancia una proposta: abbattere almeno del 25% le incombenze e ridurre dal 43,5 al 39,5% la pressione fiscale in quattro anni, preoccupato anche che il federalismo fiscale diventi un altro modo per 'mettere le mani in tasca agli italiani'.
Abbiamo una infinita quantità di regimi fiscali che non corrispondono alla facoltà di comprensione della mente umana – incalza il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini – il fisco italiano non riflette più la realtà dell’Italia penalizzando sia le imprese che i dipendenti. Credo sia giusto detassare le aziende che garantiscono occupazione, che investono nella ricerca e nella salvaguardia della salute, dell’ambiente, e dell’innovazione; credo sia giusto ridurre del 5% l’imposizione fiscale nelle buste paga dei dipendenti, incentivare coloro che hanno familiari a carico.
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