Globalizzazione, una opportunità
Coordinato da Corrado Giacomini, autorevole economista dell’Università di Parma, il seminario ha ribadito che non si può tornare a forme di protezionismo, che porterebbero a reazioni di chiusura da parte dei mercati emergenti, né è proponibile la razionalizzazione delle politiche perché nel mercato globale la sfida è tra sistemi e non tra paesi, superati spesso dalle stesse multinazionali. Strategici sono perciò i collegamenti delle piccole e medie imprese (Pmi) con le supply chain globali (che servono a stabilire e mantenere una rete di fornitura eccellente in un contesto competitivo) e favorire l’accesso all’informazione, alla tecnologia, alla finanza e al reperimento di risorse umane qualificate.
Le politiche agricole devono creare le condizioni per reagire alle implicazioni negative del fenomeno “globalizzazione”. Ma perché ciò abbia successo serve un nuovo atteggiamento degli imprenditori agricoli sia verso il mercato, che verso la PAC (Politica agricola comune). Sapranno così cogliere le opportunità di uscire dalla logica delle commodities offerta dall’obiettivo della sostenibilità ambientale.
L’agroalimentare veneto necessita poi di interventi differenziati, conclude l’analisi del seminario tenutosi a Veneto Agricoltura. Vi sono infatti imprese a dimensione nazionale ed internazionale. Sarà la parola “aggregazione”, la chiave per aprire la porta alle nuove chance.