Maltempo: in Calabria a rischio frane 100% comuni
01/03/2011
Tutti i Comuni della Calabria sono considerati a rischio per frane e alluvioni anche per effetto della progressiva cementificazione del territorio che ha sottratto terreni fertili all'agricoltura. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in merito alle frane ed agli allagamenti provocati dal maltempo che hanno purtroppo causato la morte di un uomo a Reggio Calabria dopo che la sua auto e' stata travolta da una frana nella zona di Pettogallico. La situazione della Calabria con tutti i 409 comuni a rischio per frane o/e alluvioni si conferma piu' grave rispetto alla media nazionale in Italia dove - precisa la Coldiretti - ci sono 5.581 comuni, il 70 per cento del totale, a rischio idrogeologico dei quali 1.700 sono a rischio frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per entrambe le calamità. All'elevato rischio idrogeologico in Italia non è certamente estraneo il fatto che un territorio grande come due volte la regione Lombardia, per un totale di cinque milioni di ettari equivalenti, è stato sottratto all'agricoltura che - afferma la Coldiretti - interessa oggi una superficie di 12,7 milioni di ettari con una riduzione di quasi il 27 per cento negli ultimi 40 anni. Il progressivo abbandono del territorio e il rapido processo di urbanizzazione spesso incontrollata non e' stato accompagnato da un adeguamento della rete di scolo delle acque ed è necessario intervenire per invertire una tendenza che - sottolinea la Coldiretti - mette a rischio la sicurezza idrogeologica del Paese. Una situazione aggravata dai cambiamenti climatici in atto che - conclude la Coldiretti - si manifestano con una maggiore frequenza con cui si verificano eventi estremi, sfasamenti stagionali, maggior numero di giorni consecutivi con temperature estive elevate, aumento delle temperature estive e una modificazione della distribuzione delle piogge.
Foto Lapresse
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