Custoza, zonazione: un bicchiere di territorio
Ma cos’è la “zonazione”? Il volume sulla doc Custoza, a cura di Veneto Agricoltura in collaborazione con il Consorzio di tutela e la Regione, è oggi uno strumento indispensabile per conoscere in modo approfondito le caratteristiche pedologiche del terreno di produzione e permettere ai viticoltori di operare scelte tecniche fondamentali come la scelta del portainnesto, il vitigno e la sua forma di allevamento. Questo volume, frutto di una attenta ricerca operata dai tecnici di Veneto Agricoltura e del Consorzio di tutela, permette quindi ai viticoltori locali di operare nella direzione, oggi ormai indispensabile, di valorizzare i cosiddetti “terroir”. Un concetto che raggruppa in se i due fattori che contribuiscono a determinare le caratteristiche del prodotto finale: il fattore naturale (clima, suolo) e il fattore umano che comprende le modalità di conduzione del vigneto, le scelte varietali, le tecniche enologiche, ma anche la tradizione, la cultura e la società intimamente legata alla zona. “Un vitigno o una tecnica di produzione aziendale – afferma nel libro Paolo Pizzolato, Amministratore Unico di Veneto Agricoltura – è teoricamente esportabile, ma un territorio con le sue caratteristiche peculiari, sia fisiche che culturali, non può in alcun modo essere trasferito. E’ da questo legame che nasce l’unicità e il valore dei nostri vini e la sfida con certi modelli produttivi del Nuovo Mondo che puntano alla standardizzazione e all’omologazione del gusto”.
I dati al 31 dicembre 2008 dicono che le aziende iscritte al Consorzio sono 619 di cui 494 sono i viticoltori, 66 i vinificatori e 59 gli imbottigliatori. La superficie totale iscritta risulta pari a circa 1.080 ettari per un totale di circa 145.617 quintali di uva prodotta.