Il Decreto Milleproroghe preoccupa i giornalisti veneti
02/03/2011
Il Direttivo del Sindacato giornalisti del Veneto, presenti i rappresentanti sindacali dei quotidiani, periodici, tv e radio locali, uffici stampa, dipendenti e freelance, esprime grave preoccupazione per i contenuti del cosiddetto decreto Milleproroghe, approvato in via definitiva il 26 febbraio scorso, in materia di lavoro precario, a causa della complessa interpretazione delle norme e delle modalità attuative, ma anche per quanto attiene l'emendamento sugli incroci proprietari tra stampa e tv con la possibilità affidata al premier di estendere la proroga del blocco oltre la data del 31 marzo 2011. Rilevando positivamente gli allarmi lanciati a gennaio dal Garante per l’Editoria sul conflitto di interessi e ripresi in questi giorni dalla Fieg (editori) e ieri dell’Antitrust, il Direttivo del Sindacato giornalisti del Veneto sottolinea quanto la libertà di informazione nel nostro Paese sia pericolosamente messa in discussione da provvedimenti legislativi che favoriscono le concentrazioni editoriali in pochissime mani tanto più alla luce di una conclamata situazione di oligopolio televisivo. Provvedimenti che si inseriscono in un contesto più ampio di continui tentativi di imbavagliare la stampa, attraverso vecchi e nuovi disegni di legge sulle intercettazioni e con minacce ai cronisti più esposti sui fronti caldi della politica e della lotta al crimine organizzato. Tutte azioni finalizzate all'attacco concentrico al diritto dei cittadini, sancito dalla Costituzione, di essere informati in maniera corretta, trasparente, pluralistica, libera. Diritto che è alla base di una società che voglia dirsi democratica e in quanto tale rigetta qualsiasi tipo di censura, anche quelle che riguardano la circolazione dei libri di tutte le tendenze politiche e culturali nelle biblioteche della regione.
Il Consiglio direttivo del Sindacato giornalisti del Veneto
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